Morto, nel reparto detenuti del carcere di Milano, Rosario Lombardo, detto “Saro u rossu”. Il boss catanese del clan Santapaola-Ercolano aveva 56 anni e soffriva di una patologia cardiaca che lo ha tenuto ai domiciliari per diversi anni. Nel 2023 però è stato destinatario di un aggravamento della misura detentiva ed è tornato in cella. È stato condannato in via definitiva per mafia (anche con ruolo apicale), droga ed estorsione nei processi Stella Polare, Ghost e Carthago 2.
In quest’ultima operazione i carabinieri – nel 2016 – avevano piazzato le cimici nella sua casa di via Biagio Pecorino a San Giorgio, dove nonostante i domiciliari organizzava summit di mafia. Molti pentiti hanno parlato di lui come “uomo d’onore” della famiglia di Cosa nostra. Il decesso è avvenuto la notte scorsa: le condizioni cliniche di Lombardo nell’ultimo periodo si erano aggravate.
E’ morto Giuseppe Baldinucci, 80 anni boss di Borgetto, nel Palermitano. Fu coinvolto nel sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo e favorì la latitanza del boss di San Giuseppe Jato, Giovanni Brusca.
Venne arrestato nel 2005, dopo una lunga latitanza cominciata nel 1996. Fu arrestato dall’Fbi a New York. E poi estradato in Italia. Era ricercato da 11 anni. Baldinucci era indagato per detenzione abusiva di armi e traffico di sostanze stupefacenti era conosciuto soprattutto per il suo ruolo di ambasciatore di Cosa nostra a New York, e per il coordinamento del traffico di droga fra le due sponde dell’Atlantico. Proprio qui cercò rifugio per sfuggire alla giustizia italiana. Ma la sua presenza a New York fu segnalata dai carabinieri all’Fbi che lo arrestarono.
Blitz della polizia e del Fbi ad inizio novembre contro le famiglie mafiose anche palermitane che operano tra Italia e Stati Uniti. Sono in corso una serie di fermi tra Palermo e New York nei confronti di 17 persone ritenute appartenenti o legate ad una storica famiglia palermitana.