Era palermitano e abitava nel quartiere Zen, Giuseppe Serio, 66 anni, il camionista morto ieri nel terribile incidente sull’A20 Messina-Palermo. Abitava in via Leonardo Pisano, era sposato e aveva due figlie femmine. Gli amici ne parlano come un gran lavoratore, una vita passata sopra il camion come una seconda casa, gentile e perbene.
Serio ieri si è ribaltato col suo camion tra gli svincoli di Sant’Agata di Militello e Rocca di Capri Leone, esattamente appena fuori dalla galleria sul viadotto Rosmarino. Sul posto gli agenti della stradale e i mezzi dei vigili del fuoco, con gli uomini del 118 che hanno cercato di rianimare la vittima ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
L’incidente a Carini
Grave incidente alla circonvallazione di Carini, lungo la via don Sturzo, nei pressi del Poseidon. Coinvolti un autoarticolato, una Bmw ed una Yaris. Il bilancio è di cinque feriti. I due occupanti della Bmw sono stati trasportati in ospedale dal 118 in codice rosso, gli altri non si sa con quale codice.
Per cause ancora in fase di accertamento un’auto è andata a scontrarsi con un Tir. Il mezzo pesante ha quasi del tutto schiacciato l’automobile.
Ad intervenire i vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare tutta la notte per poter liberare la strada dal Tir, un mezzo molto pesante. Oltretutto il Tir ha sfondato il guardrail ed è rimasto in bilico sul ponte. Proprio per questo motivo è stato necessario l’’intervento di un’autogru dei pompieri per riuscire a spostare il veicolo, consentendo così all’alba di poter riaprire alla circolazione il tratto di strada. Ad effettuare i rilievi i carabinieri.
Imprenditori, pessime le strade della zona industriale a Carini
“Il Coordinamento imprenditori area di Carini (Ciac) – commenta il presidente Giuseppe Pezzati – ha più e più volte denunciato la pericolosità della via Luigi Sturzo, arteria principale dell’agglomerato industriale dove hanno sede circa 200 aziende, oltre a diverse abitazioni e a una scuola dell’infanzia, e dove quindi ogni giorno si recano tantissimi lavoratori, residenti e bambini. Siamo preoccupati per l’incolumità nostra e dei nostri dipendenti, messa a rischio ogni volta che andiamo a lavorare, e ci auguriamo che il progetto di riqualificazione venga messo a gara in tempi strettissimi. Le pessime condizioni dell’intera infrastruttura viaria, dopo anni di totale abbandono, non consentono ulteriori ritardi nell’avvio dei lavori. Le condizioni dell’asfalto infatti sono pessime: la manutenzione della strada in questi anni è stata assente e le buche abbondano. Infine – conclude Pezzati – ci tengo a sottolineare che il buonsenso alla guida non andrebbe mai disatteso”.
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