Un uomo dalla tenacia straordinaria, dalla ferrea forza di volontà, che adesso ha lasciato i suoi cari.
Giuseppe Paternò, classe 1923, è morto.
A luglio era balzato agli onori delle cronache per un record raggiunto: si era laureato a 99 anni in Studi filosofici e storici presso l’Università di Palermo.
E’ il nipote, omonimo del nonno, sui social, ad annunciare la perdita: “Il corpo del mio caro ❤️ Nonno 99 enne, h 6.15 di questa mattina, ha deciso di fare una pausa eterna.
Dopo una vita di studi e una serie di sketch comici con me, che gli hanno dato una certa popolarità sul mio canale facebook ha pensato di riposarsi e abbracciare la quiete.
Vi comunicheremo il giorno dei funerali ?
RIP NONNO PINO”.
E sono in tanti a commentare la notizia della morte di Giuseppe Paternò sui social. Scrive Antonio Panzica: “Ci mancherà tanto…!:) grazie per avercelo fatto conoscere !❤️❤️”. Porro Poletti commenta: “Un grandissimo abbraccio e tutte le mie condoglianze per la perdita di un così grand’uomo, la cui scomparsa è una brutta notizia davvero PER TUTTI”. Osserva Salvo Bonaffini: “Mi dispiace tantissimo condoglianze. Un uomo da prendere a esempio”.
Giuseppe Paternò aveva due figli, quattro nipoti e ancora la voglia di imparare di un ventenne. Si era laureato il 18 luglio, completando anche la magistrale dopo la triennale conseguita nel 2020.
Giuseppe aveva completato la triennale perfettamente nei tempi, e con ottimi voti, con una media di 29.80. Nel suo libretto universitario tutti 30 e lode. Il risultato finale era stato la laurea con 110 e lode.
Neanche la pandemia e il lockdown avevano rallentato il suo percorso. La discussione della tesi di laurea era avvenuta in presenza.
Giuseppe Paternò a scuola era bravissimo. Ma viveva al Capo a Palermo. Famiglia povera con sette fratelli.
Nonostante i voti brillanti, il padre decise che doveva andare al lavorare. Niente superiori e niente università. Subito a lavorare come fattorino e poi per le Ferrovie. Solo a 30 anni Giuseppe da esterno era riuscito a prendere il diploma da geometra alla scuola serale.
Poi ha coltivato la sua passione per la scrittura, aveva anche pubblicato un libro. Grazie ad un filosofo torinese conosciuto a Chianciano aveva iniziato a studiare filosofia. Nel 1984 era andato in pensione da allora non aveva mai smesso di leggere e studiare fino al coronamento del suo percorso di studi.
Giuseppe Paternò, come osservato da molti, era un esempio per tutti. Certamente ci mancherà.
Lo scorso anno nonno Angelo Censoplano ha conseguito all’età di 89 anni la laurea magistrale in “Compliance, Sviluppo aziendale e prevenzione del crimine” del Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali (DEMS) dell’Università degli Studi di Palermo. Il laureato ha discusso la tesi dal titolo “Tutela ambientale e gestione dei rifiuti”, di cui è stata relatrice la prof.ssa Gabriella Marcatajo, docente del DEMS.