Parenti, amici o semplici conoscenti salutano e ricordano sui social la figura di Massimo Vinci, stroncato ieri dal Covid a 53 anni. La notizia ha fatto il giro del web gettando nello sconforto chi lo conosceva.
Con Massimo Vinci se ne va un pezzo di storia della movida palermitana degli anni ‘90 ridotta sempre più ad un ricordo.
La sua morte ha fatto scalpore anche perché è inevitabilmente legata al ricordo di altri due suoi fratelli, l’ex consigliere comunale Rita ed il terapeuta Francesco, anche loro uccisi dal Covid poche settimane fa. Tutti e tre avevano scelto di non vaccinarsi.
“Se n’è andato Massimo, mio cugino, mio amico, mio fratellino. Ho un ricordo di te bellissimo le nostre telefonate a ridere per qualsiasi battute. Un sorriso solare, un viso sempre allegro. Ti chiedo di proteggermi da lassù. Adesso sarai in compagnia con tua sorella Rita e Francesco tuo fratello, tuo padre e tua mamma”, scrive Linda su Facebook.
In molti ricordano anche gli eventi organizzati nella villa di famiglia, la gentilezza e la disponibilità di Massimo: “Lo avevo conosciuto per la comunione di mia figlia, una persona squisita”, scrive un’altra persona. Anche il “popolo della notte” lo ricorda, come uno dei protagonisti della movida palermitana: “Il Birimbao, il Carpe Diem, i locali. Passavi e sorridevi. Mancherai”, scrivono in tanti.
Gli amici ricordano anche la lotta contro il Covid che si è portato via un’intera famiglia: “Ci abbiamo sperato fino all’ultimo, ma non c’è stato nulla da fare, ma hai lottato come un leone”.
Rita Vinci era scomparsa lo scorso mese a 65 anni: assistente sociale molto conosciuta a Palermo e consigliere comunale fino al 2017, era stata eletta con Italia dei Valori nel 2012, poi transitata al Mov.139 in appoggio a Leoluca Orlando.
Ed era stato proprio il sindaco di Palermo a dare la notizia della tragedia: “La scomparsa di Rita Vinci mi addolora profondamente. A nome mio e della città di Palermo, con profonda commozione, esprimo vicinanza alla sofferenza dei familiari. Da imprenditrice e da consigliere comunale Rita Vinci è stata una presenza indimenticabile, significativa anche per la sua sensibilità umana e sociale. Il dolore è reso ancora più forte per la contemporanea scomparsa del fratello Francesco – aveva concluso il sindaco – terapeuta innovatore molto apprezzato. Entrambi sono vittime di questa terribile pandemia”.