Si apre un caso attorno alla morte del motociclista palermitano Maurizio Ciprì, vittima di un incidente avvenuto lunedì pomeriggio a Borgo Nuovo, all’incrocio tra via Pantalica e largo Cefalù. Il suo decesso, avvenuto all’ospedale di Villa Sofia a Palermo martedì notte, potrebbe non essere solo legato al sinistro ma si aprono anche dei dubbi su un possibile caso di malasanità. Ipotesi che è al vaglio della Procura di Palermo che ha aperto un’indagine. Al momento è legata alle cause dell’indicente, e quindi si concentra sulle responsabilità dello scontro. Ma gli inquirenti starebbero verificando anche altre possibili cause rispetto al decesso.
I familiari: “Cosa è successo?”
Il secondo filone legato alla ipotesi di malasanità è stato di fatto aperto per via delle denunce dei familiari. La moglie della vittima ha dichiarato al quotidiano La Repubblica: “I medici mi dicevano che stava bene, non dovevo preoccuparmi. Niente che potesse far pensare al peggio”. Ed effettivamente inizialmente Ciprì non era considerato un caso grave. Gli erano state diagnosticate solo delle costole incrinate. Poi però con il passare delle ore il quadro clinico si sarebbe aggravato. Si parla di un presunto versamento di sangue nella cavità pleurica, come riporta sempre La Repubblica. Possibile sia stato inizialmente sottovalutata la situazione? Proprio su questo interrogativo si stanno muovendo gli inquirenti.
Il sinistro
Ciprì, 62 anni, era stato ricoverato sin da subito al nosocomio palermitano in seguito all’incidente. Secondo quanto accertato l’uomo si trovava alla guida di uno scooter Kymco People. In sella con lui c’era un amico di 54 anni. Per cause ancora da accertare il mezzo si è scontrato con una Volkswagen T-Cross guidata una quarantenne, S. P., che stando ai primi rilievi stava effettuando una manovra. Dopo il violento impatto sono intervenuti gli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale e i sanitari del 118 a bordo di due ambulanze che hanno portato i due uomini che erano in sella allo scooter al Trauma center di Villa Sofia. Illeso invece l’automobilista, identificato e oggi iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale.
Il sequestro di mezzi
Alla luce del decesso gli agenti dell’Infortunistica hanno proceduto al sequestro di entrambi i mezzi per potere effettuare alcuni accertamenti che potrebbero risultare utili per chiarire la dinamica. La salma di Ciprì, residente proprio nella zona di Borgo Nuovo, è stata portata all’Istituto di medicina legale del Policlinico per l’autopsia.
Commenta con Facebook