E’ morta a Corleone la sorella del boss di mafia Bernardo Provenzano.

Un decesso del quale non si era saputo nulla

Rosa Provenzano di 83 anni, sorella minore dell’ex capo di Cosa Nostra ma del tutto incensurata è morta a Corleone senza che la notizia trapelasse. Del suo decesso si è appreso solo oggi. Questa mattina, infatti, si sono svolti i funerali al cimitero del Comune in forma strettamente privata.

Il fratello morì nel luglio di sei anni fa

Il fratello Bernardo Provenzano, noto boss di Cosa nostra, era morto cinque anni e mezzo fa ed esattamente nel luglio del 2016. Malato da tempo, i suoi legali avevano più volte chiesto che venisse posto agli arresti ospedalieri o comunque venisse attenuato il regime di carcere duro 41 bis per effetto proprio della sua malattia, ma senza successo. L’anziano boss morì all’età di 83 anni.

La storia di un boss di primo piano

Capo di Cosa Nostra fin dal 1993 ovvero dall’arresto di Riina, già uno dei tre triumviri alla guida della mafia siciliana anche prima, boss corleonese rimasto latitante per 43 anni, Provenzano è morto in ospedale a Milano. Le condizioni di salute del boss da quasi due anni prima della morte erano considerate gravi tanto che il suo avvocato, Rosalba Di Gregorio, aveva chiesto la sospensione della pena mai accordata, e la revoca del carcere duro, il 41 bis, anch’essa mai accordata

Gravi disfunzioni cognitive

Provenzano non partecipava più ai suoi processi già da aprile del 2015, oltre un anno prima della morte, quando i giudici accertarono una grave carenza cognitiva e periodici periodi di sonno involontario e assenza mentale. Tutti i processi a suo carico sono stati, nel tempo, rinviati di volta in volta, fino ad oggi quando Provenzano ha smesso di vivere.

La storia dell’arresto del boss

La primula rossa Provenzano venne arrestato in un casolare di Corleone non distante dalla sua abitazione l’11 aprile del 2006. E’ rimasto al 41 bis in carcere per 8 anni fino al 9 aprile 2014 quando venne ricoverato, sempre in regime carcerario, all’ospedale San Paolo di Milano proveniente dal centro clinico carcerario di Parma. Lì è rimasto fino alla morte avvenuta oggi

L’inizio del declino della salute

L’inizio del declino della salute di Provenzano avvenne in seguito ad una caduta nel carcere di Parma. “Per me Provenzano è morto quel giorno – aveva commentato l’avvocato Rosalba Di Gregorio che lo assisteva. Da allora il 41 bis – ha detto polemicamente la de Gregorio – è stato applicato ai parenti che non potevano vederlo non a lui che non capiva più”.

Adesso la morte della sorella, tenuta riservata e i funerali in forma strettamente privata

 

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