E’ morta a Roma all’età di 91 anni l’ex sindaco di Partinico Gigia Cannizzo. Ex provveditore agli studi di Trapani, Gigia Cannizzo fu tra i primi sindaci donna antimafia della provincia dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio.
Molto vicina a Leoluca Orlando, amministrò la città partinicese per quasi due legislature.
Fu eletta per la prima volta nel 1993 con il movimento politico “La Rete”, fondato proprio da Orlando, trovando poi la riconferma per un secondo mandato grazie alla sua personalità integerrima.
Icona antimafia, viene ancora oggi ricordata per essere stata una sindaca intransigente. Il suo rigore morale e le sue capacità amministrative agitarono le cosche locali. Rimase sotto il bersaglio delle minacce per tutto il periodo in cui rivestì la carica di sindaco.
Dopo aver rifondato la macchina burocratica degli appalti pubblici fu costretta a vivere sotto scorta a causa delle numerose intimidazioni mafiose. Nel 1998 fu trasferita per alcuni giorni in una località protetta dopo aver ricevuto a casa una lettera di minacce di morte con dei proiettili. Amministrò sull’onda della voglia di riscatto sociale che accomunò tutta la comunità siciliana dopo le morti di Falcone e Borsellino.
Durante la carica di primo cittadino le venne assegnato il titolo di commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana per le sue molteplici attività professionali, culturali, sociali, politiche ed amministrative. Plurilaureata, ricevette anche numerosi incarichi dal ministero dell’Istruzione. La sua ultima uscita pubblica risale allo scorso settembre.
Le sue condizioni di salute, data l’età avanzata, negli ultimi tempi erano peggiorate. A causa di una crisi respiratoria da tre giorni era ricoverata al Policlinico “Gemelli” di Roma, città in cui viveva da anni e dove si è spenta questa mattina.