A cinque anni dall’incidente costato la vita a Fulvio Maiorca, 54 anni, palermitano, il gup di Termini Imerese, Stefania Gallì, ha rinviato a giudizio per omicidio colposo in concorso il conducente e la proprietaria di un carro-attrezzi risultato non in regola, contro cui si è schiantata la vettura della vittima.
La mamma e la sorella si sono costituite parte civile attraverso l’avvocato Andrea Piccoli.
Il processo comincerà l’8 ottobre. L’incidente avvenne il 9 settembre 2014, sull’autostrada A19 Catania-Palermo, in direzione Palermo.
A. M., di Palermo, alla guida di un carro-attrezzi tamponò un veicolo del soccorso stradale. La forca retrattile del mezzo, non essendo bloccata, con l’urto entrò come una lama nell’abitacolo della vettura della vittima uccidendola.
La Procura di Termini Imerese ha aperto un procedimento penale e iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo in concorso, oltre al conducente del mezzo, la sua proprietaria, C. B., 56 anni, di Altofonte. Le attenzioni degli inquirenti, infatti, si sono concentrate sul dispositivo non fissato come avrebbe dovuto.
Intanto un’altra tragedia stradale si è verificata stamane sulla statale per Tre Fontane. Nello scontro tra tre auto è morta una donna.
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