- Al teatro Montevergini a Palermo distribuzione gratuita asssorbenti e prodotti femminili
- L’iniziativa organizzata dalle donne del coordinamento di Non una di meno
Una giornata all’insegna della solidarietà e della rivendicazione di diritti si è data oggi grazie alle donne di Non una di meno Palermo nei locali del teatro Nuovo Montevergini. A partire dalle 10 si è svolta una nuova distribuzione gratuita di assorbenti, prodotti per l’igiene intima e altri beni di prima necessità per le donne frutto della campagna di raccolta attivatasi in questi mesi tramite crowdfunding e donazioni.
Un modo per mettere al centro del dibattito pubblico sui diritti delle donne lo spinoso tema della Tampon Tax, una tassa discriminatoria che, applicando l’Iva del 22% ai prodotti di prima necessità per le donne, li considera non essenziali e ne preclude l’uso a chi versa in difficili condizioni economiche.
Peraltro, come spesso si fa emergere, la pandemia ha scavato ancora più a fondo nelle tasche delle persone e a pagare le conseguenze di questo peggioramento socio-economico sono state sopratutto le donne, relegate in fondo alla scala delle priorità dove a primeggiare sono PIL e profitto.
“Nel corso del periodo della vita fertile, una donna vive in media 456 cicli mestruali, per un totale di circa 2280 giorni, pari a 6,25 anni. La spesa pro-capite corrisponde a circa 1704 euro per i soli assorbenti: una cifra che si alza di oltre 15.000 euro se a questi si aggiungono i medicinali per la cura dei sintomi e i prodotti anticoncezionali. Chi ci governa considera gli assorbenti o le coppette mestruali quali beni di lusso e questa cosa è inammissibile, una legittimata forma di violenza a cui dobbiamo opporci assolutamente” affermano le donne di Nudm Palermo sono, inoltre, al momento impegnate nella campagna di crowdfunding atta al ripristino dell’ecografo dello sportello ginecologico dell’Ambulatorio di quartiere BorgoVecchio, un guasto ne impedisce il funzionamento e limita lo svolgimento delle visite ginecologiche attive dallo scorso giugno.
Contestualmente alla distribuzione, si è svolto un volantinaggio informativo nel limitrofo quartiere popolare di Ballarò e nel mercato storico rionale, la giornata si è conclusa con un momento di discussione e confronto fra diverse realtà cittadine che agiscono la questione di genere.
La scelta del Nuovo Montevergini quale luogo dell’iniziativa non è casuale, uno spazio in buone condizioni strutturali ma scarsamente valorizzato e utilizzato. Prima di oggi, è rimasto addirittura totalmente chiuso per molti mesi. “Scegliendo i locali del Montevergini, abbiamo voluto accendere i riflettori sulla necessità sempre più pressante di spazi che le donne hanno il diritto di avere nella propria città. Luoghi fisici da poter riscrivere e attraversare insieme, dove poterci incontrare e riconoscerci come una comunità. Avere degli spazi fisici tutti nostri è fondamentale, è un diritto legittimo per il nostro processo di emancipazione e rivendicazione ” concludono le organizzatrici di Non Una di Meno Palermo
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