Troppi furti ed atti vandalici riscontrati nelle periferie di Palermo. Questo è il motivo che ha spinto l’azienda Bit, gestore di una flotta di monopattini all’interno del capoluogo siciliano, ad operare una revisione dei percorsi e degli stalli. Una presa di posizione comunicata all’utenza attraverso l’app aziendale e ad alcune mail inviata agli indirizzi di posta elettronica. Episodi di criminalità che hanno provocato così un ridimensionamento del servizio e che comporterà quindi dei disagi ai clienti del capoluogo siciliano.
Il mesaggio dell’azienda
Questo, di seguito, è il messaggio inviato dall’azienda all’utenza del capoluogo siciliano. “Gentile Utente, a causa dei numerosi atti vandalici e furti di batterie riscontrati in alcune aree della città di Palermo, siamo costretti a rivedere le zone di circolazione della nostra flotta di monopattini elettrici. Le aree, all’interno delle quali non sarà più consentito viaggiare a bordo di BIT, sono le seguenti: Michelangelo; Uditore; via Leonardo da Vinci, parte alta; via Lanza di Scalea; Tommaso Natale, Brancaccio, Settecannoli. Ci auguriamo di poter ritornare al più presto a fornire un servizio completo ai cittadini di Palermo”.
L’assessore Carta: “Entro fine anno bando per affidamento servizio”
Intervenuto ai nostri microfoni, l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta si è detto informato della situazione. “Ho incontrato una rappresentanza dell’azienda nella giornata di ieri. L’Amministrazione è informata del problema. L’incidenza dei furti delle batterie è aumentata negli ultimi mesi. Stiamo dialogando con le forze dell’ordine per porre in essere tutte le azioni necessarie a contrastare il fenomeno. L’auspicio dell’Amministrazione è che tutto possa tornare al più presto alla normalità, tutelando i legittimi interessi dell’operatore economico. A tal proposito, entro fine anno, indiremo un bando dedicato alle aziende del settore al fine di porre fine all’era delle autorizzazioni. Tale strumento offrirà infatti una maggiore tutela delle imprese coinvolte e rilancerà la diffusione degli strumenti di mobilità sostenibile in città. Saranno grosso modo tre le aziende che forniranno il servizio che sarà più strutturato e con regole più chiare”.
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