Dalle borse in stile siciliano, agli accessori che vestono una donna che non passerà mai inosservata, ma attenzione: non sono le solite ‘coffe’, e i soliti orecchini, perché racchiudono sempre qualcosa di inusuale e sono curati nei minimi dettagli, quelli dell’artista Lucia Perricone, che nel suo laboratorio Alab (Associazione Liberi Artisti Balarm) realizza rigorosamente manufatti artigianali a pezzo unico.
Ci racconta: “Avevo tredici anni, tutto il mio mondo creativo è nato nella mia stanza quando passavo le ore a dipingere sino a notte fonda. Sono stata sempre contornata dal ‘bello’ – prosegue -, intendo ciò che mi offriva ma famiglia, lì è cominciata la mia vena creativa”.
Dopo varie esperienze artistiche in varie parti d’Italia che spaziano in vari campi, Lucia Perricone torna a Palermo per occuparsi di ‘sicilianità’, un forte desiderio che ha dentro da sempre. “Così ho cominciato a disegnare borse, coffe, orecchini, a dipingere su magliette, cuscini, insomma tutto quello che mi ricordasse la mia Sicilia”. Oggi l’eclettica e molto apprezzata artista produce principalmente accessori; “l’ispirazione l’ho avuta ricordando il meraviglioso armadio di mia madre e così da questi ricordi sono nati i disegni per le mie borse. Le coffe le ho disegnate ispirandomi alla leggenda del moro e della fanciulla, che mi ha coinvolto emotivamente, anche perché essendo una pittrice figurativa ho trasferito su di esse un uomo e una donna”.
Tutti i monili sono ispirati ai colori, alla vivacità e all’intraprendenza dell’essere siciliana.
Da qualche mese ha un laboratorio in Via Filippo Juvara, 23 a Palermo dove crea tutti i suoi articoli rigorosamente a mano con l’ausilio di alcune macchine cucitrici. “Prima di essere socia Alab le mie borse erano presenti a Roma, a Milano, a Londra, a New York, a Mosca oltre che a Palermo. Continuo a fare ricerca per crescere ed avere la possibilità di dare lavoro ad altre persone, insegnare loro tutto ciò che ho acquisito in tanti anni di esperienza. Per me insegnare ciò che so fare agli altri è la cosa più bella del mondo”.
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