“E’ doveroso fare opposizione senza alcuna ambiguità“. Non ha usato mezzi termini Giuseppe Bruno, ex presidente regionale dell’assemblea del PD, in merito alla posizione tenuta da alcuni esponenti del centrosinistra sul tema della pedonalizzazione di Mondello. Un provvedimento messo in campo dall’assessore Maurizio Carta sulla scia di quanto fatto dal suo predecessore Giusto Catania, anche se con qualche modifica sostanziale. Il cambiamento più rilevante ha interessato la pedonalizzazione di viale Regina Elena, dalla quale sarà esclusa la parte compresa fra via degli Oleandri e piazza Valdesi. Fatto che ha accontentato le richieste dei commercianti ma non di chi avrebbe voluto uno stop alle auto completo.
Un fatto sul quale i consiglieri comunali del centrosinistra hanno pubblicato una nota unitaria nella quale si sono detti contrari alla scelta di chiudere il lungomare alle auto soltanto in maniera parziale. A tal proposito i gruppi politici coinvolti (PD, Azione, M5S, Progetto Palermo e i componenti del Gruppo Misto), hanno parlato chiaramente di “arretramento culturale”, sottolineando un’inversione di marcia rispetto al passato. Posizione che, a giudizio di Giuseppe Bruno, sarebbe incoerente con quanto dichiarato, solo qualche ora prima, da alcuni esponenti di centrosinistra. Fra questi figurano sia il capogruppo Dem Rosario Arcoleo che l’esponente di Azione Leonardo Canto.
Bruno all’attacco degli esponenti del PD e di Azione
Una distinzione che non è piaciuta molto all’ex assessore regionale al Lavoro durante l’era Crocetta. Ed è proprio Giuseppe Bruno a farlo notare sui propri canali social, anche se l’avvocato precisa che non fà più politica e di avere scritto quel post solo da privato cittadino. “Ho letto con soddisfazione la presa di posizione unanime delle opposizioni contro la delibera della Giunta di pedonalizzazione di Mondello. Bene hanno fatto i consiglieri di opposizione a parlare di “arretramento culturale”. Poi però cerco di approfondire e mi imbatto nei comunicati stampa, sullo stesso argomento, del capogruppo del Pd Rosario Arcoleo e del responsabile provinciale di Azione Leonardo Canto. Il primo – sottolinea Bruno – scrive “bene a metà i provvedimenti”. Canto addirittura esprime “soddisfazione per le modifiche promosse dall’assessore Carta al piano traffico nelle zone marinare” di Sferracavallo e Mondello“.
Discontinuità che non lascia scontento Giuseppe Bruno, che invita i consiglieri comunali a chiarire la loro posizione sul tema della pedonalizzazione di Mondello e non solo. “Quelli usati sono toni ben lontani da quelli del comunicato unitario. Spero tanto che loro chiariscano. E’ fuori di dubbio che questa amministrazione non ha espresso in quest’anno alcun segno di rinnovamento ma proprio per questo credo sia doveroso, a partire da chi è nelle Istituzioni, fare opposizione senza alcuna ambiguità. Altrimenti – conclude Bruno – sarà difficile poi proporre e costruire una alternativa credibile per Palermo”.
La replica di Canto
Un post al quale arriva la risposta dell’esponente di Azione Leonardo Canto, che ammette alcune pecche. “Il comunicato effettivamente è fuorviante. La posizione su Mondello è unanime e condivisa da tutte le opposizioni. Su Sferracavallo ho ritenuto di dover fare un plauso al metodo del confronto attuato con commercianti e residenti, di cui io stesso sono stato testimone, che auspico possa proseguire anche nel senso di valutare eventuali modifiche qualora i provvedimenti non raggiungano gli obiettivi sperati”.
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