Gare tra scooter, musica a tutto volume, fuochi d’artificio e gli immancabili schiamazzi. Il tutto condito anche da atteggiamenti aggressivi verso chi tenta di dire basta a questi comportamenti da “bulli”. In barba alle regole. Imperversa la movida fai da te, anzi, continua la malamovida nei fine settimana a Mondello. Via Pindaro ed i vicini parcheggi di via Tolomea diventano teatro del divertimento dei giovanissimi senza regole che preoccupano sempre più gli abitanti della borgata marinara di Palermo.
Il problema si ripropone nei fine settimana, dal pomeriggio fino alla tarda serata, con i residenti della zona che si ritrovano “ostaggio” di mini car e motocicli: le note delle canzoni del momento, pompate dalle casse delle quattro ruote per minorenni, accompagnano evoluzioni e acrobazie sugli scooter.
Tutto rigorosamente senza casco e spesso e volentieri con più persone in sella. Una situazione che si trascina da tempo mentre gli abitanti della zona parlano anche di minacce da parte di bulli raccolti in vere e proprie bande. E quindi, oltre ai disagi si aggiunge la paura di essere aggrediti fisicamente.
“Siamo allo stremo – sottolinea un residente – la via Pindaro è ormai diventata una pista per gareggiare ed esibirsi in impennate e altre manovre senza rispettare automobili e pedoni che transitano. È pericolosissimo. Per non parlare del rumore provocato sia dai motori che dalla musica al massimo volume. Non si riesce a stare in pace, io risiedo qui da sei anni, è diventato invivibile, veniamo travolti da vere e proprie scorribande di ragazzini”.
Le denunce sono identiche: strade prese d’assalto ma nessuna sanzione. “Si fanno forti di rimanere impuniti – spiega un altro residente – noi chiamiamo le forze dell’ordine che prontamente arrivano ma hanno le mani legate. E non appena polizia e carabinieri vanno via tutto torna punto e a capo”.
Ma i residenti sono stati anche minacciati per il sol fatto di aver tentato un approccio e un dialogo con alcuni ragazzi e provare a trovare una soluzione. “Sono stato circondato – racconta un abitante della zona – solo perché chiedevo loro di farla finita e tentavo di spiegare che questa strada non è una pista da ballo o dove correre con le motociclette. Mi hanno minacciato verbalmente, assumendo il classico comportamento da bulli. Ho i video girati per tutelarmi, sanno che abito in zona, non posso vivere con la paura di vivere in casa mia”.
Le richieste dei residenti sono chiare: “Vogliamo soluzioni concrete – dice un altro residente – magari i parcheggi si potrebbero automatizzare mettendo all’entrata e all’uscita una sbarra così da impedire l’ingresso libero. E in via Pindaro si potrebbero installare dei dispositivi che inducano a rallentare, impedendo queste folli corse”.
In effetti, anche se solo per pochi mesi, una soluzione era stata trovata: “Avevano installato una catena ai varchi del parcheggio – spiegano – dalle 18 in poi il posteggio veniva chiuso e a dire il vero sono stati mesi di pace. Ma tutto è durato davvero poco perché questa catena da un giorno all’altro è sparita e siamo ripiombati nell’incubo”.
Alle forze dell’ordine il caso è noto e i cittadini si rivolgono anche all’amministrazione comunale nella speranza che le cose possano cambiare e che si trovi una soluzione a tutto questo.
“Abbiamo fatto tanti esposti – raccontano – abbiamo raccolto firme, eppure l’interesse è sempre stato scarso. Chiediamo alla circoscrizione e al Comune di fare qualcosa. Siamo in totale controllo di queste bande, che fanno il bello e cattivo tempo. Ogni fine settimana siamo costretti a disturbare le forze dell’ordine, che ringraziamo tanto per il loro lavoro. Servono azioni concrete”.