Mondello è nata da un piccolo romanzo giallo.  La storia di una delle borgate marinare più amate al mondo è al centro della puntata di Talk Sicilia con Riccardo Agnello, architetto e fondatore dell’associazione “per salvare Mondello”.

Il giallo che svela la nascita di Mondello

“Mondello è nata seguendo la trama di un romanzo giallo, come spesso accade  a Palermo. Immaginate una piccola carrozza e due signori, uno con dei grossi baffi e uno con una barba alla Cavour. Escono dalla favorita, superano il cancello Giusino. Fanno fermare la carrozza e a piedi arrivano lungo le pendici di Monte Pellegrino,  fino a vedere il golfo. Finalmente non è più una palude. Siamo nel 1901, i due signori sono Luigi Scaglia e il suo futuro cognato Eugenio. Scaglia si innamora del luogo. Lascia degli affari in giro per l’Europa. Apre uno studio a Palermo e progetta Mondello. Va al Comune, chiede di avere la concessione per realizzare stabilimento balneare, albergo, ville, giardini e quant’altro. Il Comune gli dice senz’altro sì. A quel punto, a conti fatti, ha bisogno di soci. Li trova a Milano e chiama anche dei belgi, soprattutto perché vuole fare la linea tramviaria da Mondello a Palermo”.

La Mondello d’inverno che non è mai nata

Ed è qui, secondo il racconto di Agnello, la storia assume tinte gialle. “Tra questi belgi c’è un tale che si chiama Jules Monard. Secondo me non è un bel personaggio. Riesce, non si sa bene come e perchè, a ottenere la concessione e mettere ai margini Scaglia, colui che aveva fatto tutto il lavoro e aveva avuto l’idea. Certo la società belga fa un lavoro meraviglioso”. Per fare in fretta e bruciare Scaglia si inizia a costruire. Le villette di Mondello ed anche lo stabilimento saranno pure opere bellissime. Ma il loro stile ha poco a che vedere con la spiaggia e la cultura mediterranea. Il motivo lo spiega Agnello:  erano tutti progetti ideati per la città di Ostenda, sulla Manica. Per questo le prime ville di Mondello avranno il tetto da neve.  Poi, certo, interverranno altri architetti, come Carolina Ruberti e faranno dei progetti per la borgata“. La storia non finisce qui: “dovevano nascere  due città giardino, una che è Mondello ed è quella che conosciamo, l’altra non venne mai fatta. Al cancello Giusino sarebbe dovuta sorgere una città giardino per tutto l’anno, a differenza di Mondello che era solo estiva”.