“Le misure adottate dalla Sicilia, più restrittive rispetto ad altre regioni e perfino rispetto alle indicazioni nazionali non solo sono opportune ma sono state tempestive. L’avere scelte questa linea prima che il virus dilagasse è stata una azione di buon senso. la gestione dell’emergenza da parte del governo regionale è impeccabile”.
Così Giusi Savarino, deputato di diventerà Bellissima e Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Trasporti dell’Ars si esprime sulla scelta del governatore di vietare ogni attività sportiva all’aperto e di chiudere i supermercati la domenica nell’isola oltre a disporre controlli sullo stretto e restrizioni per chi torna nell’isola.
“Il governatore ha chiesto a lungo misure di questo tipo ma è rimasto inascoltato. L’azione del governo nazionale, troppo spesso soro, è stata tardiva. Musumeci è rimasto inascoltato e talvolta criticato anche da altri governatori che poi, invece, si sono adeguati capendo che la linea corretta è proprio questa”
Ma non crede che la difformità della chiusura dei supermercati, ad esempio, crei confusione? Ieri è scattata la corsa agli acquisti
“Le code si sono registrate in tutta Italia, non solo in Sicilia. Dipende dal fatto che dobbiamo educare i nostri cittadini ad andare a fare la spesa una o massimo due volte a settimana. Si deve comprendere che è per la salute di tutti. La chiusura domenicale è necessaria per dare la possibilità ai lavoratori del settore di rifiatare dopo una settimana dura e per consentire la sanificazione dei locali almeno una volta la settimana. D’altronde fino a qualche anno fa i supermercati la domenica erano chiusi ed eravamo tutti abituati. Non succederà nulla per un giorno di stop”.
Fra le critiche di queste ore c’è il ritardo negli esiti dei tamponi per effetto del fatto che ci sono solo due laboratori in Sicilia per le analisi
“L’assessore Razza ha chiesto più volte il potenziamento dei laboratori e adesso, finalmente, lo si sta facendo. Ci si è mossi nell’ambito delle linee guida nazionale con L’Istituto Superiore di sanità e l’Unità di crisi. Finalmente siamo stati ascoltati e ci si sta attrezzando per laboratori in tutte le province. Anche perché con i tamponi che saranno fatti a tutto il personale sanitario come da disposizioni imposte da ieri in Sicilia sarà necessario un maggior numero di verifiche ed analisi. Ci si sta, inoltre, attrezzando per test più celeri necessari in questa fase. Sono tutte critiche che lasciano il tempo che trovano perché pongono temi in realtà già affrontati e risolti o invia di soluzione”.
“Dobbiamo tutti stare attenti e seguire le istruzioni che ci vengono dati – fa poi appello Savarino – ma aggiungo che dobbiamo curarci dei nostri anziani che sono i più deboli. Non vanno lasciati soli ad affrontare questa situazione. In questo senso è apprezzabile il grande lavoro che sta facendo la Croce rossa sia con l’invio di medici a domicilio che con il recapito della spesa. Ma faccio anche un appello al mondo dell’informazione perché cerchi in tutti i modi di non diffondere allarmismo. Non serve. La situazione è difficile. Ci vuole concretezza e restare tutti lucidi”.
Ieri si è registrata la prima vittima nella sua provincia. Era di Ribera. Si può fare di più in particolare nell’Agrigentino?
“Si sta facendo tutto il possibile, il massimo. Sono in costante contatto con l’assessore Razza e con l’Asp per tutto ciò che può essere utile. Si stanno aumentando i posti aggiuntivi di rianimazione per ampliare i reparti esistenti. La dove non c’era una rianimazione come a Canicattì si stanno attrezzando sub intensive. Siamo tutti impegnati e mobilitati e ci stiamo preparando al peggio anche se, naturalmente, speriamo che non arrivi mai”.
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