Palermo

Arrestato un altro 18enne coinvolto nell’omicidio Bacchi, trasferito dalla comunità al carcere

I carabinieri hanno portato in carcere un giovane appena 18 enne che sarebbe coinvolto nell’omicidio preterintenzionale di Francesco Bacchi, morto lo scorso gennaio a 19 anni davanti alla discoteca Medusa a Balestrate in provincia di Palermo. Il giovane era stato portato in comunità ma la sua posizione si è aggravato e i militari lo hanno portato in carcere.

La decisione

Il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello ha accolto la richiesta della procura e ha applicato una misura cautelare più grave. Il minorenne avrebbe afferrato per il collo Bacchi facendolo cadere a terra prima che venisse colpito a morte dai calci sferrati da Andrea Cangemi. L’avvocato della difesa Miria Rizzo, contesta la ricostruzione della procura e del Gip. Il giovane avrebbe cercato di sedare gli animi. Nei mesi scorsi per la rissa sono stati arrestati altri tre ventenni che facevano parte dei due gruppi che si scontrarono all’esterno del locale.

La ricostruzione della tragica notte

Ma cosa è successo quella maledetta notte a Balestrate? Francesco Bacchi, 22enne originario di Partinico, si trovava con il suo gruppo di amici all’interno del locale Medusa. Improvvisamente scoppia una violenta rissa, probabilmente per futili motivi, che in pochi minuti degenera coinvolgendo una decina di persone. La zuffa prosegue fuori dalla discoteca, dove Bacchi interviene in difesa di un suo amico aggredito dal gruppo di Cangemi. È a questo punto che il 22enne viene preso di mira da Cangemi e da un minorenne, con una serie di violenti calci alla testa e al torace. Bacchi cade a terra esanime, mentre il 118 accorre sul posto trovandolo già in condizioni disperate. Trasportato d’urgenza in ospedale, Francesco muore poco dopo il ricovero per le gravi lesioni riportate.

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Le prove dai filmati

La rissa, avvenuta attorno alle 3 di notte, è stata interamente ripresa dalle telecamere presenti nella zona, sia private che comunali. Proprio i filmati si sono rivelati fondamentali per ricostruire l’intera dinamica dei fatti e per identificare tutti i partecipanti allo scontro, ma soprattutto gli autori materiali dell’omicidio del giovane.

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