“In plancia c’era un uomo quando è avvenuto il nubifragio e l’attività di indagine è tesa a capire cosa sia successo” E’ l’unica vera notizia fornita dal procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa indetta a 6 giorni dalla tragedia del Bayesian, il veliero di lusso colato a picco prima dell’alba di lunedì a Porticello nel palermitano . Non ci sono, però, ancora indagati

Per la prima volta viene confermato che c’era qualcuno di guardia che ha visto arrivare il maltempo. La cosa da chiarire è perché non siano seguite adeguate contromisure.

“Bisogna stabilire a chi sono ascrivibili questi comportamenti e se costituiscono reato. Stiamo studiando e valutando chi ha responsabilità di quanto successo. Se il comandante, se l’intero equipaggio o i costruttori” ha aggiunto il procuratore.

Il comandante resta in Italia

Intanto non potrà lasciare l’Italia fino alla fine dell’inchiesta il comandante neozelandese della nave. Una scelta che, unita alle altre, lascia intuire, come la procura si stia concentrando sul ruolo proprio del comandante della nave e su quello del suo secondo ufficiale oltre che sul comportamento dell’uomo di guardia. L’inchiesta, attualmente contro ignoti, ipotizza i reati di omicidio plurimo e disastro navale colposi”Si dovranno approfondire diversi aspetti. Acquisiti i tracciati occorre valutare, tenendo presente che comunque si è di fronte ad un evento meteorologico eccezionale ed improvviso, quali siano state le contromisure, i movimenti della nave e la velocità degli spostamenti” dice il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta Raffaele Caramanno. Silenzio, invece, sulla ricostruzione fin qui circolata, sulla presenza di portelli aperti e sulla posizione della deriva mobile. Unico dettaglio aggiuntivo confermato dallo stesso Caramanno il fatto che nessun membro dell’equipaggio è stato sottoposto ad alcoltest o test antidroga.

Il recupero del relitto

Fondamentale per l’inchiesta saranno le autopsie sulle sette vittime che si svolgeranno la prossima settimana ma anche e soprattutto sarà il recupero del relitto. una operazione lunga e complessa che sarà effettuata dall’armatore della nave che a questo scopo presenterà un piano di intervento che verrà concordato con la capitaneria di porto sotto il coordinamento della procura. Dopo la fase burocratica serviranno almeno 8 settimane per le operazioni.

Le fasi dell’affondamento

Sull’affondamento accertato, invece che l’imbarcazione si è inabissata di poppa e poi si è adagiata sul fondo sul lato destro. Il veliero è colato a picco in poco più di 60 secondi ma sono trascorsi 16 minuti dall’inizio della “crisi” a quei 60 secondi fatali. C’è stato il tempo di mettere in mare una scialuppa dalla quale l’imbarcazione a fianco ha tratto in salvo i superstiti mentre arrivavano le motovedette della Guardia Costiera di Porticello.  I cadaveri sono stati recuperati, a parte il cuoco trovato quasi subito all’esterno della nave, in due cabine del lato sinistro del veliero: 5 nella prima cabina e l’ultimo, la giovanissima Hannah Lynch, nella terza.

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