La Polizia di Stato in servizio alla Sezione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico, nei confronti di un palermitano, poco più che ventenne, indagato per i reati di maltrattamenti, lesioni personali aggravate, porto d’armi illegale.

La misura restrittiva, emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Procura, Dipartimento violenza di genere, violenza domestica e tutela delle vittime vulnerabili, trae origine da una minuziosa attività d’indagine, condotta dalla Sezione di polizia Giudiziaria, e diretta dalla Procura, che ha fato luce sulle condotte violente e reiterate del giovane contro i suoi familiari.

Il giovane aveva minacciato la zia e la famiglia

L’indagato, infatti, a causa dell’incancrenirsi dei rapporti nella famiglia per questioni ereditarie, in più di una occasione aveva minacciato gravemente la zia e il nucleo familiare di quest’ultima. Alle minacce di morte era seguita, una sera dello scorso ottobre, un’efferata aggressione fisica in strada con l’uso di un’arma da taglio. Ad avere la peggio, nell’aggressione, erano stati lo zio e l’anziano nonno, il primo colpito con pugni al volto e alla testa, il secondo allo stomaco.

Il presunto autore del reato, a seguito dell’esecuzione della misura da parte degli uomini della Sezione della Polizia di Stato, è stato costretto a mantenere una distanza minima di 300 metri dalle persone offese e obbligato a non comunicare con qualsivoglia mezzo, anche solo indirettamente, con le medesime. Il rispetto della misura cautelare verrà verificato attraverso l’applicazione del braccialetto elettronico.

Stalker arrestato davanti casa dell’ex moglie, segnalato dal braccialetto

Alcune settimane fa, gli agenti delle volanti della questura di Catania hanno arrestato un 32enne per violazione del divieto di avvicinamento alla ex moglie. La polizia è intervenuta dopo la segnalazione del braccialetto elettronico “anti stalking”, che l’uomo era stato costretto a indossare con l’obbligo di non avvicinamento alla donna. Ad avere chiesto aiuto anche la stessa donna che aveva chiamato il 112. Lo scorso agosto il 32enne era stato arrestato da agenti delle Volanti per atti persecutori e minacce nei confronti della ex moglie che si rifiutava di riallacciare la loro relazione. Dopo l’udienza di convalida dell’arresto il gip ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, con apposizione del braccialetto elettronico anti stalking. Quando è scattato l’allarme, agenti di polizia sono arrivati in pochissimi minuti sul posto e hanno subito individuato l’uomo, fermo davanti la casa della donna, e l’hanno arrestato.