Mimmo Turano potrebbe avere i giorni, o meglio le settimane, contate all’interno della giunta di Palazzo d’Orleans. Nulla di certo e definitivo ma le parole del presidente della Regione Renato Schifani appaiono più di un defenestramento. In un’intervista al Giornale di Sicilia il governatore dice senza mezzi termini che Turano “è un problema serio”. Il riferimento è al fatto che la Lega ha deciso a Trapani di non appoggiare il candidato del centrodestra. Tutti gli esponenti del Carroccio hanno confluito con una lista civica sulla ricandidatura del sindaco uscente del centrosinistra Giacomo Tranchida. Uno strappo che brucia e che lascerà sicuramente il segno. Specie se Tranchida verrà riconfermato a capo della città.
D’altronde Trapani è un capoluogo di provincia e non possono certamente passare in secondo piano le alleanze politiche. Turano, esponente della Lega, aveva detto di non essere riuscito a convincere la base ad appoggiare il candidato del centrodestra, Maurizio Miceli, e queste parole mettono ora in bilico la sua permanenza nella giunta regionale. Appena ieri è esplosa la bagarre con Fratelli d’Italia a chiedere la “testa” di Turano. E Schifani ammette che questo “tradimento” della Lega in una città capoluogo difficilmente può passare inosservato. Insomma, la resa dei conti arriverà ma non subito.
Dopo le elezioni amministrative del 28 e 29 maggio arriveranno le decisioni sul “caso Turano”. “Le decisioni – dice sempre Schifani al Giornale di Sicilia – è giusto prenderle al termine della campagna elettorale. Ciò per non arrecare tensioni all’interno del nostro schieramento, che negli altri Comuni si presenta unito”. Ma una cosa è certa: a prescindere dal futuro di Turano comunque la Lega continuerà ad avere quel posto in giunta. Quindi non è una questione di partito ma “ad personam”. “Per rispetto della coalizione – aggiunge Schifani -, farò le mie considerazioni verificando l’opportunità di continuare il percorso con l’assessore all’Istruzione. Ovviamente senza toccare gli equilibri politici”.
Le bordate non sono mancate con un botta e risposta a distanza che sa molto di resa dei conti. Ovviamente dito puntato sull’assessore regionale Turano. “Turano – aveva detto Giampiero Cannella di Fdi – sostiene di non essere in grado di convincere i suoi amici a schierarsi col centrodestra. Mi pare evidente la carenza di leadership, la Lega dovrebbe interrogarsi sul valore del suo dirigente. Il presidente della Regione Renato Schifani dovrebbe porsi il problema di un assessore che dice di non riuscire ad essere sul proprio territorio la cerniera con l’azione di governo”.
Le replica non si è fatta attendere ed è arrivata dalla segretaria regionale della Lega, Annalisa Tardino. “Fratelli d’Italia – replica a muso duro – può decidere a casa sua, in casa Lega decidiamo noi. Il nostro segretario federale si chiama Salvini e non Meloni. Se Turano ha sbagliato a non presentare la lista della Lega a Trapani lo valuteremo noi, non certo Fratelli d’Italia. Loro pensino alla loro slealtà in altri centri importanti chiamati al voto”.