“Il nostro impegno resta fermo e determinato nel supportare la candidatura di Giuseppe Milazzo, convinti della sua integrità e del suo contributo al progetto politico del Partito”. Lo affermano congiuntamente il coordinatore regionale e provinciale del partito di Giorgia Meloni, Giampiero Cannella e Raoul Russo.
I coordinatori di Fratelli d’Italia affermano inoltre: “L’inserimento di Milazzo nella lista impropriamente definita degli ‘impresentabili’, stilata dalla Commissione parlamentare Antimafia, rappresenta un atto dovuto e previsto dal codice di autoregolamentazione che non implica né l’incandidabilità né l’ineleggibilità degli stessi”.
“Non compromesse fiducia e sostegno a Giuseppe Milazzo”
“La comunicazione della Commissione non compromette la fiducia e il sostegno del Partito verso Giuseppe Milazzo. Peraltro il procedimento in corso non lo rende affatto incompatibile con la sua candidatura. Continuiamo a sostenere fermamente Milazzo, convinti della sua integrità e dell’esperienza che ha maturato all’interno del parlamento europeo e non solo”.
“Partito ribadisce impegno per trasparenza e legalità”
“Il Partito – concludono Cannella e Russo – ribadisce il proprio impegno per la trasparenza e la legalità, e continuerà a sostenere i propri candidati che condividono questi valori fondamentali”.
Sette i candidati impresentabili per l’Antimafia, due siciliani
Sono sette i candidati alle elezioni europee in violazione del codice di autoregolamentazione dei partiti. Lo ha reso noto la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo leggendo l’elenco degli “impresentabili” in apertura di seduta.
Tra questi ci sono due siciliani: il forzista Marco Falcone e l’esponente di FdI, Giuseppe Milazzo. Gli altri impresentabili sono Angelo D’Agostino e Luigi Grillo, candidati nella lista Fi-Noi Moderati in diverse circoscrizioni; Alberico Gambino di Fdi; Filomena Greco candidata con la lista Stati Uniti d’Europa e Antonio Mazzeo del Pd. In tutto, sono 20 i candidati con “problemi” segnalati alla Commissione antimafia dalla Direzione nazionale antimafia, ma la Commissione ha valutato che solo sette candidati si trovano in situazione di ‘conflitto’ con il codice di autoregolamentazione
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