Palermo

Naufragio Bayesian, parla l’amico di Mike Lynch, “Successo qualcosa di anomalo”

Corrado Broli, ex manager ed amico di lunga data di Mike Lynch, rilascia un’intervista a “Quarta Repubblica” in cui ripercorre gli ultimi mesi di vita del magnate inglese, scomparso nel naufragio del Bayesian. Broli, che ha lavorato al fianco di Lynch per 25 anni, lo descrive come un uomo finalmente libero e sereno dopo l’assoluzione dalle lunghe accuse che lo avevano gravato per quasi un decennio. “L’ho sentito per il suo compleanno, il 16 giugno”, racconta Broli, “Era sollevato e felice di poter finalmente voltare pagina e ricominciare una nuova vita con la sua famiglia, dopo un anno e mezzo di domiciliari a San Francisco”.

La voglia di ripartire

Il viaggio sul Bayesian rappresentava proprio questo desiderio di ripartenza. “Si era tolto un peso enorme, una spada di Damocle che si portava dietro da troppo tempo”, prosegue Broli. L’ex manager conosceva bene l’imbarcazione, definendola “una barca fantastica” e dotata di numerosi automatismi che la rendevano estremamente sicura.

Una tragedia misteriosa

Proprio la modernità del Bayesian e le sue dotazioni di sicurezza rendono ancora più misteriosa la tragedia. “Le Perini sono famose per i loro sistemi automatici, praticamente si guidano da sole”, spiega Broli, “Un portellone aperto non poteva passare inosservato, gli oblò sono sigillati dall’interno… Deve essere successo qualcosa di anomalo, al di là delle condizioni meteo”. L’intervista si conclude con un’ipotesi sul gesto di Lynch: “Penso che Mike abbia detto alla moglie di mettersi in salvo, mentre lui sarebbe andato a cercare Hannah”, ipotizza Broli, riferendosi alla figlia di Lynch, anche lei vittima del naufragio. “Conosco Mike, escludo categoricamente l’uso di alcol o droghe. La moglie non parla con nessuno, ha solo inviato un messaggio”.

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Le autopsie

La tragedia del Bayesian rimane avvolta nel mistero. Ieri iniziate le autopsie sui corpi delle vittime del Bayesian, il veliero affondato all’alba del 19 agosto di fronte alla rada di Porticello. A due settimane esatte dalla tragedia si cercano, sui corpi delle vittime, tracce che possano aiutare a comprendere cosa è accaduto davvero sulla nave di lusso ritenuta inaffondabile e invece colata a picco nel Palermitano. I primi a essere esaminati i corpi di Jonathan Bloomer e della moglie Judith Elizabeth e poi i coniugi Morvillo, l’avvocato Cristopher e la moglie Neda. Subito dopo le autopsie saranno eseguite sul corpo del magnate inglese Mike Lynch e della figlia diciottenne Hannah e sul cuoco di bordo, Recaldo Thomas, unica vittima sui dieci componenti dell’equipaggio, recuperato sul fondale vicino alla barca.

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