- Il presidente della Regione è preoccupato per le previsioni
- Musumeci a Draghi “Batta i pugni su tavolo a consiglio Unione Europea”
- “Non Può restare un emergenza siciliana”
- Lamorgese “Massimo impegno del governo”
- Governatore e sindaco di Lampedusa chiedono di continuare l’utilizzo di navi quarantena
- 250 minori sono stati imbarcati per Porto Empedocle, destinazione Taranto
L’emergenza migranti potrebbe raggiungere presto vette insostenibili. A tal proposito, il presidente della Regione Nello Musumeci ha espresso la sua preoccupazione al termine di un incontro al Viminale col ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ed il sindaco di Lampedusa Totò Martello.
Preoccupano le previsioni che parlano di 70mila migranti
Musumeci ha spiegato: “Ho rappresentato al ministro la preoccupazione della comunità siciliana per le previsioni allarmanti che arrivano dai Servizi per il possibile arrivo di 70 mila migranti, che dalle prossime settimane potrebbero partire dalle coste del Nordafrica: carne umana nelle mani di spregiudicati delinquenti”.
Due le prospettive che si aprono
Continua Musumeci: “Di fronte a questa triste realtà sono due le prospettive che si aprono: primo, avremo tanti altri morti innocenti nel Mediterraneo nelle prossime settimane; secondo, i mass media daranno il messaggio sbagliato di una Sicilia insicura, anche se sappiamo che non c’è contatto tra le aree destinate all’accoglienza e quelle riservate al turismo e allo svago. Ma è un messaggio negativo che rischia di compromettere le aspirazioni di una ripartenza dell’Isola”.
Musumeci: “Draghi batta pugni tavolo a consiglio europeo”
Il governatore della Sicilia, poi si rivolge al presidente del consiglio Mario Draghi per adottare una strategia nel Mediterraneo. Ecco le sue parole al termine dell’incontro durato un’ora e mezzo con il ministro dell’Interno ed il primo cittadino di Lampedusa ed il capo dipartimento del Viminale. “Al governo Draghi abbiamo chiesto di darsi una strategia nel Mediterraneo e non solo per il fenomeno della migrazione e che giorno 25 al Consiglio europeo riesca finalmente a battere i pugni sul tavolo e a spiegare all’Europa che questo dramma umanitario non può essere lasciato solo all’Italia, anzi per essere più chiari alla Sicilia e alle terre frontaliere, come Lampedusa e le altre coste della Sicilia orientale”.
Chiesto di continuare utilizzo di navi quarantena
Musumeci e Martello hanno chiesto al ministro Lamorgese “di continuare a utilizzare le navi quarantena per evitare che si possa creare nell’isola una sorta di tensione di carattere sociale a causa dell’epidemia”.
“Serve serio pattugliamento in mare”
Musumeci ha poi continuato: “Abbiamo chiesto inoltre di intervenire sul ministro della Difesa per un serio servizio di pattugliamento in mare per intercettare subito le navi che stanno per partire dalle coste Nordafricane e di intervenire in maniera perentoria sul governo tunisino e sul governo libico per capire se possiamo addivenire a una intesa e affidare a quei due Stati di impedire o di contenere la partenza dei mercanti e dei trafficanti della carne umana. E abbiamo chiesto al ministro di avere tutti il diritto di potere affrontare il periodo della ripresa economica senza dovere pagare prezzi alti”.
“Tragedia non può pesare solo sul popolo siciliano”
Musumeci ha lanciato un ulteriore appello “ai senatori e deputati eletti in Sicilia e agli eurodeputati che siedono a Strasburgo, affinché esercitino un’azione di stimolo e di pressione. Questa è una tragedia che non può pesare solo sul popolo siciliano, popolo accogliente e generoso, ma che ha il diritto di affrontare i propri problemi e di condividere con gli altri Paesi europei i problemi di tante persone che scappano dall’Africa e spesso costrette qui da noi a una vita di sfruttamenti e privazioni. Non indietreggeremo di un solo centimetro per difendere gli interessi di tutti e pretendere che ognuno faccia il proprio dovere”.
La replica del ministro Lamorgese “Massimo impegno del governo”
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, durante l’incontro al Viminale, ha confermato L’impegno del governo “per limitare al massimo l’impatto sulle comunità locali legato allo svolgimento delle necessarie procedure di assistenza dei migranti nelle fasi successive allo sbarco”.
Nel colloquio, la titolare del Viminale ha illustrato “le molteplici iniziative che sono state avviate dal Governo, a livello comunitario ed internazionale, da un lato per contrastare i flussi migratori irregolari e dall’altro per assicurare un effettivo meccanismo di solidarietà europeo per il ricollocamento dei migranti salvati in mare”.
Sono state poi esaminate anche le modalità sia per l’attuazione delle misure previste per lo svolgimento del periodo di quarantena dei migranti sia per il loro trasferimento. Il ministro Lamorgese ha apprezzato “lo spirito di proficua collaborazione dimostrato dal presidente Musumeci e dal sindaco Martello, ai quali ha rinnovato la disponibilità del Viminale ad individuare soluzioni condivise in grado di fornire risposte concrete alle amministrazioni locali interessate”.
A Lampedusa 250 minori imbarcati verso Taranto
Sono 250 i minori non accompagnati che da Lampedusa sono stati imbarcati sul traghetto di linea Sansovino con destinazione Porto Empedocle, Agrigento, dove giungeranno in serata e da dove verranno poi trasferiti a Taranto. All’hotspot di Lampedusa, dove proseguono ancora gli imbarchi, restano 733 persone. Sulla nave quarantena Azzurra ne dovranno salire 600 complessivamente.
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