Ancora salvataggia in mare, sbarchi e morti nel Mediterraneo ma la novità è che adesso sorgono anche i gruppi antoagonisti che con azioni dimostrative simili a quelle deglia mbientalisti di Green peace nelle modalità (ma con finalità completamente diverse) attaccano le navi delle Ong.
Sono 484 i migranti tratti in salvo, e sette i cadaveri recuperati, nella giornata di ieri nel Mediterraneo centrale durante quattro operazioni di soccorso coordinate dalla centrale operativa della Guardia costiera a Roma, del Ministero delle infrastrutture e trasporti.
I sette morti erano tutti di sesso maschile. I migranti, che si trovavano a bordo di quattro gommoni, sono stati recuperati da nave Diciotti CP941 e dalle motovedette CP 312 e 319 della Guardia costiera italiana, da nave Sirio della Marina militare italiana nonché dalla nave Sea Eye e dal rimorchiatore Gagliardo. Ha partecipato alle operazioni anche il mercantile Ohio.
Intanto ieri sera nel porto di Catania attivisti identitari hanno tentato di bloccare la nave “Aquarius” di Sos Mediterranee ed hanno impedito che lasciasse il porto. La Capitaneria di porto ha reso noto che sul posto è intervenuta una motovedetta e che gli attivisti, dopo essere stati identificati, si sono allontanati, permettendo alla nave di svolgere la sua attività.
“Con questa azione – scrivono gli attivisti in una nota – gli identitari europei intendono attirare l’attenzione sulle attività criminali di molte sedicenti organizzazioni ‘umanitarie nel Mediterraneo. Da molti mesi costoro stanno illegalmente importando migliaia di immigrati dalle coste libiche a quelle europee, non mostrando vergogna per il fatto di lavorare assieme ai trafficanti di esseri umani. Per questa ragione, queste organizzazioni sono responsabili anche dell’annegamento di migliaia di africani nel Mediterraneo.
E’ solo grazie a queste loro “attività” che quelle persone sono pronte ad affrontare un viaggio molto pericoloso per raggiungere l’Europa”. “I media ed i politici – dice la portavoce degli Identitari in Austria (Identitäre Bewegung Österreich) Martin Sellner – sono solo spettatori. Noi identitari abbiamo deciso che è tempo di agire. Pensiamo che sia nostro compito e dovere fermare queste attività criminali e pericolose”. Gli identitari chiedono che “queste attività criminali vengano fermate e che siano rinforzati i controlli alle frontiere”. Inoltre chiedono “una politica di aiuto umanitario agli immigrati nei loro Paesi d’origine piuttosto che sbarcandoli illegalmente in Europa”.
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