Microchippare i nostri amici a quattro zampe, è una garanzia per il proprietario ma anche un obbligo previsto dalla legge. Nella mattinata del 5 giugno, a piazza Kalsa a Palermo, si è svolta una giornata dedicata alla microchippatura dei cani e dei gatti di proprietà, in occasione dell’Open day itinerante Asp in collaborazione con la polizia di stato. Un momento di sensibilizzazione pubblica riguardo all’importanza di iscrivere all’anagrafe il proprio animale domestico contrastando allo stesso tempo il fenomeno del randagismo.

L’evento ha coinvolto i possessori di cani e gatti che non avevano adempiuto all’obbligo sancito dalla legge numero 281 del 1991, di identificare i loro animali con l’applicazione di un microchip sottocutaneo.

L’Open day

L’iniziativa ha previsto, oltre ad educare il cittadino sul tema della salvaguardia degli animali domestici, l’offerta di servizi gratuiti per la salute dei cittadini quali: ecografia addominale, mammografia, pap test e Hpv test, distribuzione del sof test, prevenzione cardiovascolare, vaccinazioni tradizionali e anti covid, screening visivo pediatrico e screening logopedico pediatrico. Inoltre, è stata allestita una postazione per gli adempimenti amministrativi relativi al cambio medico, al rilascio della tessera sanitaria e all’esenzione del ticket per il reddito.

L’assessore al benessere animale con delega al canile municipale, Fabrizio Ferrandelli, ha dichiarato la sua soddisfazione per l’evento: “Oggi sono stati applicati ben 36 microchip di cui 33 cani compresi cinque molossi e tre gatti – ha dichiarato – E’ stato un ottimo lavoro di squadra accanto alle associazioni animaliste palermitane che hanno coinvolto tanti cittadini soprattutto del centro storico”.

Un pool di magistrati in città contro il maltrattamento degli animali

Dopo i gravissimi casi accaduti a Palermo nasce in Procura un pool di magistrati che si occuperà dei reati di maltrattamento e uccisione di animali. Il gruppo di lavoro è stato creato dal procuratore Maurizio de Lucia che ha pubblicato un interpello-una sorta di concorso interno – per raccogliere le richieste dei sostituti di far parte del pool.

Le ragione dei nuovo pool

“Le ragioni e le occasioni di tale fenomeno sociale sono le più varie, vuoi per lo sfruttamento della forza animale (è notoria la permanenza di carrozze trainate da cavalli posteggiate nei siti turistici anche nelle ore più calde dei mesi estivi), vuoi per le corse clandestine (quasi sempre notturne) di cavalli, vuoi per i combattimenti clandestini tra cani o altri animali sui quali si innestano le scommesse di certa delinquenza periferica, anche organizzata. – scrive il capo dei pm – A tacere della esistenza di realtà, anche esse clandestine, di macellazione di animali da carne, di commercio di animali da compagnia senza alcun tipo di controllo veterinario e comunque al di fuori delle autorizzazioni di legge, anche in violazione della normativa fiscale”.

Il caso di Aron

“Da ultimo, – spiega – il recente caso del cane dato alle fiamme in pieno centro cittadino, fatto che ha scosso la sensibilità di moltissime persone ed ha avuto un’eco mediatica molto importante, ha indotto alla riflessione di organizzare un gruppo di lavoro specializzato proprio nelle attività investigative che hanno come primo obiettivo quello della emersione delle condotte criminose, di assicurare alla giustizia i rei, ma anche di organizzare un sistema di confronto positivo nella materia con organismi istituzionali, a iniziare dalla Prefettura e del Garante Regionale dei diritti degli Animail”. Il gruppo sarà composto da 4 pm coordinati dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni. Una mossa dunque per combattere le violenze sugli animali in tutta la città e non solo.

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