Prosegue l’inchiesta sulla morte del falegname Michele Pisciotta, 67 anni, volato da una impalcatura in un cantiere di un immobile di via Libertà, a Palermo. Ci sono sette persone indagate al momento che saranno sentite sui fatti.
Chi sono le persone che saranno ascoltate dai Pm
Per il prossimo lunedì, nell’ufficio del sostituto procuratore Bruno Brucoli sono stati convocati, come atto di garanzia in quanto indagati di omicidio colposo, in sette. Si tratta del proprietario dell’appartamento di via Libertà, dove mercoledì attorno alle 13,25 è deceduto il falegname, il titolare dell’impresa che stava svolgendo i lavori di ristrutturazione, il direttore dei lavori e altri quattro tra operai e addetti che gravitavano attorno al cantiere che è stato teatro del decesso.
Sul corpo del falegname sarà eseguita l’autopsia
Il pubblico ministero Brucoli, di turno mercoledì, nel suo ufficio in Procura al secondo piano del palazzo di giustizia conferirà l’incarico al medico legale che dovrà effettuare l’autopsia, verosimilmente martedì: un accertamento tecnico non ripetibile a cui parteciperanno gli indagati, che tramite i loro legali avranno così la possibilità di nominare consulenti tecnici di parte e formulare osservazioni o riserve.
Il dolore di familiari e amici
“Un uomo buono, un papà meraviglioso. Non si può morire così”. Piangono gli amici, i parenti, i colleghi e chi lo conosceva bene. Michele Pisciotta era un falegname, e adesso non c’è più. A 67 anni era andato a fare un sopralluogo in un cantiere edile è caduto dall’impalcatura in un palazzo in via Libertà a Palermo.
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