Le indagini sull’ennesima operazione che ha permesso di scoprire diversi falsi invalidi che percepivano pensioni e accompagnamento senza avere diritto nasce dalla denuncia di un marito tradito e abbandonato.
E’ lui, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Piergiorgio Morosini, che dopo la separazione con la moglie va in commissariato a Partinico e denuncia che la moglie non è cieca e non aveva difficoltà motorie e percepisce una pensione e l’accompagnamento di 1200 euro senza avere diritto grazie all’intercessione di Antonino Randazzo.
L’uomo ha consegnato agli investigatori tutti i documenti necessari per risalire alla truffa compreso il certificato del medico trasmesso all’Inps dove venivano elencare sindromi, insufficienza venose e problemi alla vista non vere.
La guardia di finanza ha sequestrato la pratica di invalidità civile che era stata istruita e trasmessa all’Inps proprio dal secondo arresto nell’operazione Igea: Filippo Accardo che gestisce due Caf. L’uomo che ha presentato la denuncia nei confronti di Randazzo ha raccontato agli investigatori di avere consegnato circa 12 mila euro dopo che la pratica della moglie era stata accolta.
Dopo che la pratica fu accolta, Randazzo si presentò dai due coniugi per chiedere il voto visto che si candidava a consigliere comunale a Terrasini nelle elezioni del 2016 nella lista Giannettino.
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