“In piazza per rispondere alle offese di Musumeci”. Tutti i dirigenti sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir e Sadirs scenderanno in piazza lunedì 26 ottobre, a Palermo, per un sit-in di protesta davanti Palazzo d’Orleans. L’appuntamento di piazza Indipendenza è stato fissato alle ore 15 e sarà effettuato in nome di tutti i dipendenti regionali (nel rispetto delle normative anti-Covid che vietano gli assembramenti.
“La Regione non era fatta per risolvere i problemi, era fatta per diventare un ‘ammortizzatore sociale’. La Regione è stata la più grande industria per 70 anni; si poteva entrare anche senza concorsi, con un biglietto da visita, con una telefonata… questa è stata la Regione siciliana. E non avere il coraggio di dirlo è davvero criminale. Io ho il coraggio di dirlo. Avevamo 19.000 dipendenti: 5000 sono andati in pensione, ne abbiamo 13.000 e il 50% appartiene alla fascia A e B, assolutamente non funzionali a rendere efficiente la macchina regionale“. Queste le parole di Musumeci che hanno scatenato le ire dei regionali.
il 26 ottobre uutti i dirigenti sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir, Sadirs e Ugl si riuniranno in piazza nel pieno rispetto delle prescrizioni anti Covid adottando (e facendo adottare) tutte le precauzioni per evitare ogni possibile rischio di contagio. Nel corso della manifestazione di protesta si terrà un incontro con la stampa presente “per dimostrare le falsità di Musumeci e le ulteriori azioni di lotta, nonchè ulteriori forme di protesta negli uffici regionali, qualora il presidente continui nel suo percorso di ostacolo alla modernizzazione della macchina amministrativa”.
Durante il sit-in, quindi, “si darà anche il via a una raccolta firme con l’obiettivo di impegnare il Governo Musumeci a portare finalmente a termine la riclassificazione del personale regionale, di cui l’esecutivo regionale – ha di fatto – bloccato i lavori della Commissione paritetica istituita all’Aran non modificando le direttive nella direzione richiesta dai sindacati di utilizzare le dovute risorse finanziarie, compresi anche i residui dei fondi stanziati per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro 2016-2018″.
Intanto da inutili a risorsa. Cambia la strategia del governo regionale nei confronti dei dipendenti dopo gli scontri e dopo l’annuncio di una querela nei confronti del governatore. La riorganizzazione del personale della Regione Siciliana è stata, infatti, al centro di una riunione convocata dal governatore Nello Musumeci a Palazzo Orleans. All’incontro, durato oltre tre ore, erano presenti l’assessore alla Funzione pubblica Bernardette Grasso, il segretario generale e il capo di gabinetto della presidenza Maria Mattarella e Vitalba Vaccaro, i dirigenti generali dei dipartimenti della Funzione pubblica Carmen Madonia, dell’Agricoltura Dario Cartabellotta, dei Beni culturali Sergio Alessandro, il capo dell’Ufficio legislativo e legale Giovanni Bologna e il presidente dell’Aran Sicilia, Accursio Gallo.
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