A Palermo in aumento le rapine, i dati della questura

“Messina Denaro ultimo boss, le ricerche proseguono senza sosta” (VIDEO)

“Messina Denaro è l’ultimo latitante da catturare di quella generazione di boss che ha impegnato per anni le maggiori energie della catturandi della squadra mobile di Palermo. Su di lui che si concentra l’attenzione delle forze di polizia. Se sia morto? Finché non lo catturiamo o non accertiamo che sia morto non possiamo saperlo”.

E’ quanto ha detto oggi il questore di Palermo Guido Longo incontrando i giornalisti per il consueto bilancio di fine anno dell’attività della Polizia quest’anno. “In questi ultimi mesi difficili per l’Europa dobbiamo ribadire che l’accoglienza resta il nostro biglietto da visita. Lo facciamo e continueremo a farlo. Non mi stancherò mai di dire che Palermo è terra di accoglienza – aggiunge Longo – E’ importante farlo. Ma bisogna impegnarsi di più nella integrazione, e anche l’Europa deve fare di più per integrare, anche perché creare sacche di emarginazione e ghettizzazione significa favorire il terrorismo”.

Sul fronte dell’immigrazione clandestina, la Polizia di Stato ha colpito anche chi lucra sulla tratta dei migranti e su chi trasforma l’accoglienza in un business. Sono sessanta le persone arrestate, tra scafisti e trafficanti di uomini, donne e bambini. L’attenzione su questi arrivi è sempre molto alta alla luce del pericolo terrorismo anche se il questore aggiunge che “in molti casi i terroristi non sono arrivati ieri, ma sono di seconda e terza generazione.

Il proselitismo avviene dappertutto, non sono nelle carceri, come nel caso del tunisino che ha compiuto la strage di Berlino. Con il web il proselitismo si può fare ovunque. Bisogna evitare di creare sacche di emarginazione e favorire l’integrazione. Altrimenti dal punto di vista preventivo è difficile combatterlo. Noi facciamo tutto quello che è nelle nostre possibilità. Quello che si snoda nel web è difficile da controllare”.

I reati a Palermo sono in calo, con la sola eccezione delle rapine. Lo certificano i dati diffusi dalla Questura del capoluogo siciliano a consuntivo del 2016. Mentre le rapine segnano una crescita del 13,1 per cento, tutte le altre fattispecie delittuose registrano il segno meno, in alcuni casi con percentuali sopra il 50 per cento.

Prendendo in considerazione il periodo che va dall’1 gennaio al 30 novembre, su base annua gli omicidi sono scesi da 8 a 3 (-62,5%), le violenze sessuali da 25 a 6 (-76%), le truffe da 479 a 137 (-71,3%). E ancora, gli scippi da 378 a 247 (-34,6%), le estorsioni da 13 a 11 (-15,3%), i danneggiamenti da 887 a 607 (-31,5), i reati legati agli stupefacenti da 48 a 25 (-47,9%).

Capitolo a parte per i furti, anch’essi in diminuzione ma ancora con numeri vicini o superiori al migliaio: i borseggi sono calati da 1.464 a 1.419 (-3%), i furti in abitazione da 1.359 a 994 (-26,8%), i furti negli esercizi commerciali da 752 a 541 (-28%), i furti di auto da 1.550 a 1.297 (-16,3%). Il totale del 2016 parla di 7.610 furti (di tutti i tipi), contro i 9.876 furti dello stesso periodo del 2015: un calo del 22,9 per cento.

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