Matteo Messina Denaro si sarebbe anche concesso dei selfie con alcuni degli operatori sanitari in servizio presso la clinica palermitana La Maddalena, dove è stato catturato. Il super latitante si comportava, come si può vedere dalla foto pubblicata da La Verità e condivisa anche sui social da migliaia di persone, come un normale paziente che allacciava veri e propri rapporti di amicizia con il personale sanitario, ignaro ovviamente che dietro quel volto di celava il capo di cosa nostra. L’ospedale palermitano si è dichiarato del tutto estraneo alla vicenda.
Messina Denaro, come testimoniato anche da diversi pazienti, era solito chiacchierare in sala d’aspetto in attesa della chemioterapia a cui si sottoponeva per combattere il cancro. Con gli altri pazienti si sarebbe anche scambiato numeri di telefono e anche alcuni messaggi. “Era una persona gentilissima”, ha detto una paziente che ha avuto a che fare con Messina Denaro alla Maddalena, in un servizio pubblicato ieri dal TG di Tv2000. Insomma, Messina Denaro, capo di cosa nostra, condannato come mandante di viversi omicidi, alcuni anche efferati, come quello del piccolo Di Matteo, in ospedale si comportava come un “nonnino”, una persona cordiale e nessuno avrebbe mai sospettato chi in realtà fosse.
Messina Denaro, come ricostruito fino a oggi dalla procura di Palermo e dai Carabinieri del Ros, usava un nome fittizio per entrare in ospedale. Andrea Bonafede si faceva chiamare. Con sé aveva anche un documento d’identità con quel nome. Anche nella cartella clinica si legge il nome di Andrea Bonafede. Un nome che però si è rivelato una trappola per Messina Denaro visto che è stato uno degli indizi che ha portato gli investigatori impegnati nella ricerca del super boss a meglio approfondire il cado di Bonafede, paziente oncologico n cura presso la Maddalena.
Sono ancora tanti i dubbi che ruotano attorno alla figura di Messina Denaro. Sembra infatti piuttosto curioso che un latitante acconsenta a scattarsi una foto con uno sconosciuto, come si vede nella foto in copertina. Non si ricordano selfie con boss di mafia della vecchia guardia. Intanto il boss ora di trova in Abruzzo dove potrebbe restare per scontare l’ergastolo.