Mercato all’ingrosso di Ballarò, Confimprese chiede un incontro al Presidente della sesta commissione consiliare

Il Presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice interviene sul dibattito aperto sul progetto dell’amministrazione Lagalla di istituire un mercato all’ingrosso nelle nuove strutture al coperto di piazza del Carmine a Ballarò.

Le intenzioni dell’amministrazione sono contenute nella delibera numero 136 del 18 giugno 2024, con oggetto “Proposta di istituzione del Mercato coperto all’ingrosso di Ballaro” in Piazza del Carmine a servizio delle attività economiche del Mercato di Ballaro’: e approvazione del nuovo schema di regolamento finalizzato alla Concessione degli stands (Modifica Deliberazione di Giunta numero 152 dell’8/6/2021) – Atto d’indirizzo. Questi i presupposti normativi con cui si intende realizzare un mercato all’ingrosso all’interno del mercato storico, che si affiancherà alle postazioni al dettaglio.

Le parole di Confimprese

La prospettiva non piace a Confimprese che ieri ha scritto al Presidente della sesta commissione consiliare Ottavio Zacco per chiedere un’audizione urgente con lo scopo di avviare un confronto sul tema.

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“Obiettivamente non comprendiamo quale sia la ratio di tale proposta che appare una forzatura – commenta il Presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – poiché, come previsto dal regolamento, dopo una certa ora, nel corso della mattinata, il mercato aprirebbe anche ai privati. Pensiamo che, operando in questa direzione, si potrebbero inserire meccanismi di concorrenza sleale che finirebbero per danneggiare gli operatori storici”. Confimprese auspica che all’incontro possano prendere parte anche le altre associazioni di categoria.

I dati Confimprese dei saldi nel 2023

Secondo i dati forniti da altra associazione di categoria e rielaborati da Confimprese, nel 2023, nella capitale della moda italiana (Milano), i saldi estivi sono stati un flop con un meno 50% nel primi giorni e, con un saldo negativo a fine stagione, stimato intorno al 20%. Un dato costante a livello nazionale, raffrontato con il 2022 che era già negativo rispetto agli anni precedenti.

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Secondo Confimprese, “ora partiranno le previsioni sulle capacità di spesa dei consumatori, sulle percentuali di crescita rispetto agli anni passati, prefigurando scenari più o meno ottimistici che in realtà non si verificheranno e che servono come anestetico per portare nell’oblio un problema spinoso da affrontare”.

Per il Presidente di Confimprese Italia Guido D’Amico “E’ necessario un riordino complessivo delle regole del commercio e pur mantenendo le direttive comunitarie sulla libera concorrenza, bisogna inserire misure a tutela dell’equilibrio tra le varie forme commerciali e, soprattutto, garantire e promuovere il commercio di vicinato necessario in un Paese come l’Italia, dove i centri storici rappresentano una ricchezza e nei quartieri periferici, visto l’andamento anagrafico ed il crescere della popolazione over 60, diventa un servizio essenziale”.

 

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