E’ durato appena il tempo di un fine settimana. Dopo il blitz delle Forze dell’Ordine avvenuto domenica 27 novembre, il mercato degli uccellatori di Ballarò è stato nuovamente occupato dai bracconieri.
Lo afferma il CABS, il nucleo di volontari esperti di antibracconaggio con sede a Bonn che ormai da numerosi mesi sta monitorando la vendita di avifauna protetta dalla legge che avviene ogni domenica mattina tra via Giovanni Naso e via Nino Martoglio, a Palermo.
Nella giornata di ieri, afferma il CABS, già di prima mattina almeno un centinaio di cardellini, oltre a fanelli ed altri fringillidi protetti dalla legge, erano esposti per la vendita. In assoluta tranquillità, alcuni uccellatori hanno preso nuovamente possesso della piazza esponendo gabbiette piene dei piccoli animali selvatici. Nessuno li ha fermati.
“Torneremo a segnalare il tutto – afferma il CABS – con la sgradevole sensazione che senza i nostri interventi nulla si muove. Questo nonostante il mercato sia stato segnalato alla Commissione Europea e dopo che lo stesso Ministero dell’Ambiente, con una lettera inviata agli organi di controllo palermitani, ha evidenziato i provvedimenti che gli Uffici di Bruxelles hanno avviato nei confronti dell’Italia“. Si tratta del cosiddetto Piano nazionale antibracconaggio, ossia la risposta del Governo italiano al fascicolo EU-Pilot, aperto dall’Europa nei confronti del nostro paese e propedeutico alla procedura d’infrazione per la mancata repressione del bracconaggio in Italia. Leggi molto deboli, scarsità di controlli ed incredibili situazioni di illegalità come nel caso del mercato degli uccellatori di Ballarò, caso ormai unico per l’intero territorio italiano.
“Palermo – aggiunge il CABS – rappresenta uno dei pochissimi casi dove non vengono disposte, ad esempio, le perquisizioni domiciliari. Buona parte dei bracconieri riescono a scappare e quei casi singoli che si riesce a denunciare non vengono approfonditi con le perquisizioni domiciliari. Come è possibile in tale maniera eliminare un fenomeno dagli alti contenuti delinquenziali, come nel caso del mercato degli uccellatori di Ballarò? Dove sono le indagini che dovrebbero consentire di individuare a monte gli uccellatori, ovvero nei luoghi dove vanno a catturare gli animali o i depositi dove li conservano prima della vendita? Queste persone – conclude il CABS – sono pluridenunciate, di loro si sa praticamente tutto ma gli interventi sono pochissimi”.
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