- Mercatini chiusi a Palermo in attesa dai dati dei contagi
- Confinprese chiede al sindaco revoca ordinanza
- “Mercatini chiusi fino alle 14,00? Li faremo dalle 15,00 in poi”
- Giovanni Felice: la procura indaghi sui dati
In seguito all’ordinanza di chiusura dei mercatini rionali di Palermo, motivata dal fatto che il Commissario per l’emergenza Covid deve “osservare” l’andamento dei dati, Confimprese Palermo ha inviato una nota al sindaco, al Prefetto, al Questore e alla Procura affinché si verifichi l’utilizzo e la veridicità dei dati sui contagi. Confimprese.
La polemica sui mercatini rionali
“Come è noto – ha dichiarato il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – le ordinanze di chiusura del sindaco sono avvenute per espressa richiesta della Asp, devo dire che qualche dubbio sulla coerenza dell’Asp, proprio leggendo i dati mi viene. Infatti, la prima ordinanza datata 10 marzo 2021, è emanata in un momento in cui, dalle rilevazioni pubblicate dalla protezione civile il 2 marzo, nel rapporto tra contagiati e residenti, a Palermo era, di 17,37 contagiati ogni mille abitanti, con un dato inferiore rispetto ai 17,44 contagiati ogni mille abitanti del 4 febbraio superiore ai 16,26 contagiati per mille abitanti del 20 febbraio, e che quindi in maniera costante viaggiava tra i 16 ed i 17,5 contagi per mille abitanti”.
Chiesto un tavolo di monitoraggio
“Parlando di dati medi era possibile che l’ordinanza 25 fosse fatta sulla base di dati che andassero ben oltre i 17,37 contagiati per mille abitanti è per questa ragione che, pur chiedendo di conoscere i dati, la scrivente associazione non abbiamo avviato alcuna manifestazione di protesta e avevamo chiesto l’istituzione di un tavolo di monitoraggio che avesse l’obiettivo di avviare misure atte a garantire lo svolgimento del mercato anche con l’attuazione di ulteriori misure restrittive”.
L’ordinanza sarebbe “spropositata”
La seconda ordinanza del 17 marzo ha prorogato per la prima volta il provvedimento che nel frattempo porta alla seconda settimana di “osservazione” dei dati. L’ordinanza sarebbe “spropositata” secondo l’associazione di categoria, “anche alla luce del fatto che i dati non venivano fuori”. Da domenica 21 marzo sono stati resi noti i dati di Palermo Città, per singola circoscrizione, e dell’intera provincia per singoli Comuni. La pubblicazione di questi dati è stata oggetto di polemiche. “Con grande sorpresa di tutti – aggiunge Felice – emerge che il valore del numero di contagi medio per mille abitanti non è oltre le 17 unità ma è pari a 4,2 è che il dato peggiore, quello della settima circoscrizione è di 6,7 contagiati per mille abitanti. A questo punto mi chiedo, Come mai con una media oltre i 17 contagiati per mille abitanti non è stato preso alcun provvedimento, e perché adesso con 6,7 contagiati su 1000 devono chiudersi i mercati? E perché solo i mercatini rionali e sono escluse dal provvedimento, nella stessa area, strutture e pezzi di territorio aventi analoghe caratteristiche?”.
Confinprese chiede indagini
Felice parla di “colpevole omissione” o “eccesso di attenzione”. “Perché si chiede un ulteriore osservazione dei dati per altre due settimane? Considerato che c’è una serie storica abbastanza lunga, c’è la possibilità che questi dati non siano veritieri? Ritengo che questi interrogativi se li debbano porre pure Procura e organismi investigativi”.
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