Irregolarità in un terzo delle strutture ispezionate dai Nas tra le provincie di Palermo, Trapani ed Agrigento nell’ambito di ristorazione e catering per le mense scolastiche. Per l’esattezza i carabinieri del nucleo antisofisticazione di Palermo hanno accertato anomalie in 11 strutture sulle 34 controllate. Nel corso delle attività inoltre segnalate 12 persone alle autorità amministrative. Elevate contestualmente 21 sanzioni per un valore complessivo di 8 mila e 500 euro.

I sequestri

Nel corso degli interventi sono stati sequestrati oltre 210 chilogrammi di alimenti non tracciati per un valore di 5 mila euro. Infine sono state sospese le attività in tre aziende nella provincia di Agrigento e Palermo.

Le infrazioni più diffuse

La maggioranza delle infrazioni ha riguardato le carenze strutturali e impiantistiche dei locali e delle attrezzature destinati alla preparazione dei pasti. Ma anche la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo. Non da meno l’assenza di tracciabilità degli alimenti con uso di materie prime di cui non era possibile identificare l’origine. Tutti elementi essenziali per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi. In considerazione anche che gli alimenti erano destinati alle fasce sensibili di minori, fruitori delle mense scolastiche.

Diversi casi nel Trapanese di intossicazioni

Alla fine dello scorso anno furono diversi i casi che si verificarono proprio in questa fascia di territorio di intossicazioni per alunni e insegnanti. A Trapani, così come ad Alcamo, addirittura si arrivò per un periodo ad interrompere la distribuzione dei pasti ed a si sospendere le ditte. Nel novembre scorso specificatamente a Trapani ci furono dei casi sospetti di intossicazione alimentare tra gli alunni. Il Comune decise proprio per questo di interrompere il servizio, dal suo canto l’Asp di Trapani avviò dei campionamenti. Il caso è esploso per l’esattezza al plesso “don Milani” di via De Santis facente parte dell’istituto comprensivo “Nasi” di Trapani.

Altri casi ad Alcamo e Gibellina

Problemi similari si sono registrati in quello stesso periodo ad Alcamo e Gibellina. Nella cittadina alcamese lo scorso 19 ottobre il servizio mensa fu sospeso e venne riattivato soltanto ad inizio di quest’anno. Questo perché si registrarono 55 casi di tossinfezione tra alunni e insegnanti. L’Asp certificò la correlazione la qualità dei pasti forniti e i casi di intossicazione.

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