- Mensa istituti penitenziari, riparte il servizio
- L’annuncio del sindacato, salvi 70 lavoratori in Sicilia
- Gli ex Cot Ristorazione a lavoro dal 1 aprile
Possono tirare un sospiro di sollievo i 70 dipendenti in servizio nelle mense degli istituti penitenziari. Il loro posto di lavoro è salvo. Lo comunica la segreteria generale della Uiltucs Sicilia che ha firmato l’accordo che coinvolge la Fabbro Food, ditta che si è aggiudicata l’appalto subentrando nella gestione alla Cot ristorazione.
In servizio dal 1 aprile
Dal primo aprile ripartirà il servizio mensa e tutto il personale transiterà presso il nuovo soggetto per proseguire l’attività rivolta al personale di polizia penitenziaria. “I dipendenti – spiega Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – conserveranno tutti i diritti maturati relativi ad esempio all’anzianità, alla qualifica, alla mansione e alla retribuzione. È una vertenza che finalmente dopo sei mesi trova soluzione”.
Riconquistare dignità lavorativa
“Dopo svariati mesi in cui si sono state messe in campo azioni di protesta, sit-in e lettere alle Istituzioni, finalmente riaprono le mense di servizio per la polizia penitenziaria all’interno degli istituti penitenziari siciliani che, a partire dal primo aprile, saranno assunti dalla Ati la cui capofila è la Fabbro Spa” – afferma Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia – “I lavoratori sono stati lontani dal proprio posto di lavoro non tanto per una situazione legata all’emergenza pandemica che stiamo attraversando, ma, probabilmente, per farraginosi meccanismi burocratici”. “Siamo stati vigili e abbiamo tenuto i riflettori sempre puntati sulla vertenza affinché tutte le parti interessate si facessero carico di una problematica che si è protratta fino alla data odierna – conclude Calabrò – Abbiamo apprezzato il sostegno ricevuto dagli agenti penitenziari che, in tutti questi mesi, hanno subito le conseguenze di tale mancato servizio. Tornare sul posto di lavoro significherà, per circa 70 lavoratori, riconquistare dignità lavorativa e tranquillità economica per le loro famiglie”.
La protesta del sindacato a buon fine
Nei giorni scorsi i sindacati avevano protestato contro la sospensione del servizio mensa, avvenuto lo scorso 25 settembre e non ripreso nonostante l’avvenuta assegnazione del servizio alla nuova azienda. A rischio erano una settantina di lavoratori in tutta l’Isola di cui una ventina solo a Palermo. Il dipartimento di polizia penitenziaria era così intervenuto rassicurando sulla decorrenza del nuovo contratto. Con la firma dell’accordo tutto il personale manterrà il posto di lavoro e i diritti maturati. A Palermo si era svolta una manifestatone in piazza Cerulli, 1, davanti alla sede del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria provveditorato regionale della Sicilia. La protesta nasceva dopo la sospensione del servizio mensa lo scorso 25 settembre.
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