Non c’è pace per la gara di progettazione del Mega Centro Direzionale della Regione. Proprio quando il Rup si prepara ad assegnare definitivamente la progettazione al terzo classificato dopo aver avviato la procedure di esclusione di primo, secondo e quarto sulla base dell’ultimo parere dell’Avvocatura dello Stato (leggi qui la vicenda che ha portato all’avvio della procedura di esclusione), ecco arrivare le controdeduzioni proprio del primo classificato, lo studio Leclercq Associés, che contesta l’ipotesi di dichiarazioni non veritiere.
Lo studio lo fa con una lettera recapitata anche a BlogSicilia “Nel pieno rispetto della procedura amministrativa in corso e in considerazione dell’importanza del progetto per l’opinione pubblica, lo studio Leclercq Associés ritiene doveroso offrire il proprio punto di vista sui fatti” scrivono dallo studio.
“Dopo la temporanea sospensione della graduatoria, Leclercq Associés ha risposto alle richieste di informazioni della Regione Siciliana e ha ribadito che le dichiarazioni rese sono certamente veritiere e conformi con i requisiti del bando. A questo proposito sono stati forniti tutti gli argomenti utili a dimostrarlo.
In particolare è stato chiarito che non ci sono mai stati rapporti di lavoro diretti fra lo studio Leclercq e l’architetto Mimram, presidente della Commissione aggiudicatrice. In sole tre occasioni c’è stata una partecipazione congiunta a grandi progetti, dove i due studi hanno intrattenuto rapporti esclusivamente con il committente, senza alcun vincolo lavorativo diretto.
Inoltre la società esclude con certezza di essere “partner abituale di affari e di progetto” dei membri della giuria, condizione richiesta per la partecipazione. I progetti che vedono coinvolta la società risalgono a un periodo non recente, più precisamente tra il 2007 e il 2015, nel quale lo studio Leclercq Associés ha partecipato a centinaia di gare ed incarichi di progettazione internazionali.
Per queste ragioni lo studio ritiene di aver agito in piena correttezza e auspica di poter presto procedere alla progettazione definitiva del Centro direzionale”.
“Vogliamo realizzare quest’opera con la piena collaborazione del territorio siciliano. Il centro direzionale è stato pensato proprio come piattaforma di dialogo – ha affermato François Leclercq, architetto e urbanista, partner di Leclercq Associés – La grande differenza di questo progetto, infatti, rispetto agli edifici istituzionali tradizionali che si sviluppano secondo principi di giustapposizione – il palazzo chiuso, circondato dalla città classica – è, che qui, tutto è pensato in termini di sovrapposizione: la città aperta a tutti a livello del suolo con l’istituzione nella parte superiore”.
“La nostra non vuole essere un’opera architettonica definitiva e autosufficiente ma un progetto-sistema: è un complesso di organizzazione urbana e spaziale in cui il nostro ruolo è quello di federatore di diverse azioni architettoniche – ha concluso François Leclercq – in questo contesto è un’opera che si presta nel tempo alla partecipazione e alla condivisione a livello architetturale e progettuale”.
La proposta, così com’è stata concepita, non è un progetto monolitico e immutabile, ma – grazie alla sua modularità – dimensioni e contenuto sono flessibili e adattabili alle esigenze future: potrà quindi essere facilmente adattato alla necessità di una diversa quantità di superficie senza perdere il suo carattere e la sua efficienza.
Il progetto punta ad avere un impatto positivo immediato sul territorio, dicono sempre dallo studio, contribuendo all’occupazione e all’economia del territorio. Prevede inoltre la realizzazione di infrastrutture dal concreto impatto sociale, ospitando scuole, centri medici, auditorium, una biblioteca e altre attività di carattere pubblico. Anche per questo è importante procedere rapidamente e si auspica una rapida soluzione.
Leclercq Associés è una struttura multidisciplinare di circa 80 persone, che lavora sia su progetti architettonici che su progetti di scala internazionale. Lo studio da oltre trent’anni sviluppa un approccio trasversale che unisce architettura, urbanistica e paesaggio, spazi esterni ed interni, in cui l’attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica rappresenta un’impronta distintiva.
Adesso la parola torna al Responsabile unico del Procedimento che dovrà valutare le risposte giunte dal vincitore del concorso ‘sospeso’ e decidere se non considerarle valide e assegnare la gara al terzo classificato come consiglia il parere dell’Avvocatura oppure ritenerle esaustive e procedere allo sblocco della gara. Ma l’ipotesi più plausibile è la terza via ovvero una nuova richieste di ulteriore parere sulla scorta delle precisazioni di Leclercq Associés