La pittura raccontata attraverso la poesia è il tema del volume “Mediterranima”, scritto dal poeta Vincenzo Calì, descrivendo la Sicilia, terra del pittore Lorenzo Chinnici, intervistato dallo stesso autore. Il libro, infatti, intende raccontare in versi l’essenza delle opere dell’artista Lorenzo Chinnici, riprendendone i tratti salienti: la sicilianità, la fatica, la forza, l’amore, l’inquietudine, la paura di mostrarsi, paesaggi tipici del territorio siciliano e figure di lavoratori che ricordano il suo passato. Le poesie scritte da Vincenzo Calì nascono per accompagnare le opere del pittore Chinnici, raccontando in maniera trasparente la Sicilia, i suoi abitanti, i loro desideri e pensieri, i loro usi e costumi.
Vincenzo Calì, classe 1973, di professione analista chimico, ha pubblicato due raccolte poetiche: “Vincikalos” nel 2011 e “Intro” nel 2013, vincendo il premio MT Bignelli per la Poesia d’Amore della XXI edizione del concorso “Garcia Lorca” 2010/2011. L’autore non segue ideologie specifiche, anzi si ispira ai moti del suo animo e all’amore per il bello inteso sia in senso etico sia estetico. Non c’è calcolo nelle poesie dell’autore originario di Milazzo, ma intuizione e desiderio. Il volume rappresenta un’evoluzione rispetto alle precedenti raccolte, dal momento che il poeta raggiunge una maggiore padronanza del verso poetico, abbandonando gli esercizi di stile legati al testo ed ottenendo una poesia improntata sulla realtà, celebrando la vera essenza della poesia, concepita dall’autore come posto di cui ha bisogno per sentirsi se stesso.
La tradizione e l’attaccamento alla propria terra sono temi ricorrenti dei componimenti presenti all’interno del volume, immagini legate alla natura e al lavoro, il poeta infatti ama descrivere, come si può notare nelle poesie: “Usanze di mare”, “Paranze”, “Antiche maestranze”, “U Zammaruni”.
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