Revocati gli arresti domiciliari per il medico di Partinico Pietro Barranca, 63 anni. Il provvedimento è stato emesso dal gip dopo aver sentito il cardiologo, assistito dagli avvocati Venera Miccichè e Fabrizio Di Modica, nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
Barranca, come scrive il Giornale di Sicilia, ha risposto alle domande degli inquirenti, collaborando quindi alle indagini che sono state avviate nei suoi confronti. A convincere il giudice nell’emettere la revoca dell’ordinanza restrittiva il fatto che il medico è stato sospeso dall’Asp di Palermo e, di fatto, non è più in servizio. Dunque non sarebbe in grado di reiterare il reato.
L’arresto, con l’accusa di molestie sessuali nei confronti di una paziente disabile, era avvenuto il 10 dicembre scorso su ordine del pubblico ministero Sergio Mistretta dopo le indagini condotte dalla squadra mobile di Palermo. L’episodio dal quale è scaturita la misura cautelare sarebbe avvenuto nel febbraio scorso durante una visita eseguita mentre il medico era di turno, nella clinica palermitana Villa delle Ginestre dove era impiegato.
A denunciare tutto era stata proprio una sua paziente che doveva sottoporsi a terapie specifiche. La denuncia è stata raccolta all’interno della stesso nosocomio da personale specializzato, avvertito dalla vittima. Gli investigatori della squadra mobile hanno ascoltato le persone informate sui fatti con cui la donna si era confidata, scoprendo che in passato lo stesso medico avrebbe molestato sessualmente altre due donne che, con qualifiche diverse, avevano lavorato in quella struttura, ma che non avevano mai presentato querela.
In seguito a quanto emerso Barranca fu immediatamente sospeso dall’Asp, come aveva confermato la stessa azienda sanitaria in una nota. Il medico era stato subito allontanato dai servizi ed attivato un procedimento disciplinare, tutt’ora in corso. In ospedale c’è stato un intervento da parte di un’equipe costituita da psicologi, rischio clinico ed assistenti sociali. A seguito dell’applicazione della misura cautelare, l’Asp lo ha sospeso dal servizio.
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