Alla Clinica Ortopedica e Traumatologica del Policlinico di Palermo, dal gennaio 2020 al luglio 2021, sono stati 520 i trattamenti di medicina rigenerativa effettuati.
A fornire il dato è il dottor Nicolò Galvano, che fa parte della equipe di medici ortopedici che stanno facendo della Clinica, dove si utilizza anche la robotica in sala operatoria, un presidio sanitario di eccellenza.
“La medicina rigenerativa – spiega Galvano – consiste nell’innesto di cellule staminali, adipociti e piastrine che vengono prelevati dal midollo osseo, dal tessuto adiposo o dal sangue. Vengono iniettati in una articolazione danneggiata, ad esempio dall’artrosi, o su tendini lesionati. I risultati sono ottimi, ma dipende molto dall’età dei pazienti. E’ un tipo di terapia che ha buona validità nei soggetti giovani o relativamente giovani, e per questo intendiamo fino ai 60 anni di età”.
La ripresa dei pazienti sottoposti a terapia rigenerativa, che al Policlinico viene effettuata da circa 3 anni, è piuttosto veloce. “E’ una tecnica – aggiunge Galvano – nella quale non ci si può di certo improvvisare. Si tratta di infiltrazioni ecoguidate, da fare con ricovero in day hospital, ed in sala operatoria.
Ci sono stati, purtroppo, casi di medici che hanno sottoposto pazienti a queste infiltrazioni in ambulatorio.
Niente di più sbagliato. Devono essere effettuate in ambiente sterile ed in maniera corretta, secondo precise linee guida e canoni scientifici. Solo così è garantita la sicurezza del paziente e la buona riuscita dell’intero procedimento ortopedico”.
Alla Clinica Ortopedica del Policlinico di Palermo, dunque, ma non tutti lo sanno, esiste un ambulatorio di Medicina Rigenerativa. Il responsabile è il dottor Andrea Parlato, coadiuvato dal dottor Galvano nella ‘selezione’ dei pazienti da sottoporre a infiltrazioni.
Ma come si accede all’ambulatorio? “Il paziente prenota una visita – spiega ancora Galvano – e viene valutato tramite degli accertamenti diagnostici, come la risonanza magnetica o la tac. Cerchiamo di capire, in base alla sua patologia, se può trarre beneficio dalla medicina rigenerativa oppure no. Se il paziente rientra in alcuni ‘canoni’ precisi si procede per la strada appunto della medicina rigenerativa. Altrimenti si consiglia la strada della protesi.
Il trattamento prevede tre infiltrazioni e poi controlli medici a distanza di tre mesi, sei mesi ed un anno per valutare i risultati. La medicina rigenerativa è utilizzata per il trattamento del ginocchio, dell’anca, del ‘collo’ del piede, della spalla, del gomito e della caviglia”.