Le atrocità della guerra raccontate da chi le vive sul campo. Il gruppo di Medici Senza Frontiere di Palermo ha incontrato questa mattina gli studenti del liceo scientifico Ernesto Basile. Un confronto nel quale ha avuto un ruolo centrale l’attuale conflitto bellico in Ucraina. Dibattito nel quale una ex studentessa del plesso di via San Ciro, oggi componente di MSF, ha raccontato la propria esperienza al fronte.

“Come politica scolastica, la cosa importante è presentare degli esempi di progetti di vita – ha commentato il preside Fabio Pastiglia -. Da questo punto di vista, ci interessa presentare un ventaglio di possibili prospettive di vita finalizzate alla difesa della persona e della pace”.

Medici Senza Frontiere si confronta con gli studenti

Ad illustrare il momento di confronto con gli studenti dell’istituto Basile è Lisa La Gattuta, psicologa e membro di Medici Senza Frontiere. “Credo che sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica su quello che succede fuori dal nostro mondo occidentale. Credo che ci sia un rifugiarsi in quello che noi conosciamo, nella nostra safe zone, e non abbiamo uno sguardo critico o propositivo verso quello che è un mondo fuori dal nostro, dove ci sono contesti e situazioni di vita diverse. E’ importante che sia chiaro che non c’è solo il benessere, ma ci sono situazioni dove si può intervenire”.

Una promozione dei valori della pace, dicendo no alle atrocità della guerra. Un concetto che il professore Luigi Mazza ritiene un obbligo morale. “Oggi è un giorno importante perchè in un periodo come quello che stiamo vivendo, con tutte le immagini violente che arrivano dall’Ucraina, far conoscere ai ragazzi chi riesce a portare in tutto il Mondo un aiuto, che può essere medico o psicologico, è stato un qualcosa che sentivamo fosse un obbligo. Per questo abbiamo voluto organizzare una giornata di confronto con Medici Senza Frontiere”.

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