Si è concluso con tre condanne e dieci assoluzioni il processo nato da una inchiesta del 2014 su un giro di tangenti incassate da pubblici ufficiali in cambio di omesse denunce di abusi edilizi. I giudici della terza sezione del tribunale di Palermo hanno condannato Antonino Chiazzese, e Antonio Polizzi a 4 anni di carcere ciascuno e Antonio Sacco a 4 anni e 6 mesi.
I tre imputati
I tre imputati sono anche stati dichiarati interdetti dai pubblici uffici per 5 anni. Assolti Giuseppe Colibro, Vincenzo Vaglica, Antonino Mangano, Salvatore Impastato, Vincenzo e Giovan Battista Musso, Rocco Ferro, Michele Capizzi, Francesco La Fata e Leonardo Di Maria. L’inchiesta, che ha portato al processo e che ipotizzava a vario titoli reati di concussione, induzione a dare o promettere utilità, truffa e peculato, coinvolgeva, tra gli altri, alcuni funzionari del Corpo forestale, un imprenditore e un dipendente della Rap, la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti e un operaio Forestale stagionale.
L’indagine
L’indagine ha svelato che i pubblici ufficiali indagati dopo aver scoperto cantieri abusivi, invitavano i titolari a presentarsi e chiedevano loro le mazzette se volevano evitare il blocco dei lavori e le sanzioni. Alcuni incontri avvenivano anche per strada o nei locali pubblici. Nel febbraio del 2014 gli investigatori hanno intercettato una comunicazione tra il capo del distaccamento di Villagrazia Antonio Polizzi e Antonino Chiazzese, dipendente della Rap e mediatore nella vendita di case e terreni soprattutto nella zona di Croce Verde Giardini. Nel corso della conversazione Chiazzese diceva a Polizzi : “vedi che io la’ ho messo una pratica ci penso io per farti un regalino” Polizzi, come accertato da altre intercettazioni, inoltre, avrebbe usato la sua autorità di comandante per evitare che i Forestali facessero accertamenti su un immobile abusivo realizzato da Chiazzese.
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