Nuovo maxi sequestro di sigarette di contrabbando nella rotta tra l’Africa e la Sicilia. Nove persone sono state arrestate nell’operazione condotta dalla guardia di finanza di Palermo e dal gruppo aeronavale del Corpo.
Nei pressi delle coste trapanesi i finanzieri a bordo delle motovedette e degli elicotteri hanno notato un peschereccio di 20 metri che da Lampedusa si stava dirigendo verso Mazara del Vallo.
La nave madre, poco fuori dalle acque territoriali, è stata affiancata da un veloce motoscafo di nove metri che ha caricato oltre 2 tonnellate di sigarette. Dopo il trasbordo il peschereccio ha fatto rotta verso le coste africane mentre il motoscafo si è diretto verso la Sicilia.
A questo punto sono entrati in azione i finanzieri coordinati gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Palermo.
A bordo del motoscafo sono stati trovati tre palermitani, sul peschereccio sei tra tunisini, libici ed egiziani e 60.000 euro in contanti nascosti dietro un pannello nella sala macchine. Le due imbarcazioni sono state sequestrate e portate nel porto di Mazara del Vallo.
Uno dei tre palermitani percepiva da marzo 2020 il reddito di cittadinanza per un ammontare di 900 euro mensili, beneficio che verrà immediatamente sospeso, così come previsto dalla normativa vigente.
Alla fine dell’operazione sono stati arrestati: Antonino Bartolotta, 51 anni, palermitano residente a Ficarazzi, Claudiney Salerno, 40 anni, nato in Brasile e residente a Palermo, Alessandro Raccuglia, palermitano di 26 anni, Mounir Abdallah El Mansouri, Hakim Masoud Mansouri, Khalil Mezni, Chandouri Wassim, Alashmi Mohamed Ahmed, Mohamed Abdelfettah Awad Allah.
Le oltre 2 tonnellate di sigarette sequestrate, destinate a rifornire i mercati siciliani e in particolare la piazza di Palermo, avrebbero fruttato all’organizzazione circa 300.000 euro. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Trapani e Palermo a disposizione della procura di Marsala competente per territorio. Il Mar Mediterraneo si conferma, in definitiva, uno dei bacini mondiali maggiormente interessati dai traffici illeciti.
In questo scenario, la Guardia di Finanza svolge il suo ruolo esclusivo di “polizia del mare”, potendo sfruttare le potenzialità di un dispositivo integrato tra la componente investigativa territoriale e quella aeronavale, costiera e di proiezione, tanto per il controllo delle frontiere esterne, quanto per la difesa degli interessi economico-finanziari del Paese e dell’Unione Europea.
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