L’aria è satura di ansia e di un’intensa aspettativa. I corridoi scolastici diventano classi stracolme di file di banchi disposti in fila indiana. Oggi, 19 giugno 2024, hanno inizio gli esami di maturità per oltre 526mila studenti. Per numerosi giovani è il momento culminante di un percorso impegnativo, un passaggio che segna la fine di un capitolo e l’inizio di un altro. La prima prova sarà uguale per tutti: prova scritta che accerta la padronanza della lingua italiana e le capacità espressive-linguistiche-critiche, prova da sostenere in un massimo di 6 ore.
Le commissioni d’esame, composte da docenti e da esperti esterni, si preparano ad accogliere i maturandi, pronti a valutare non solo le conoscenze, ma anche la loro capacità di analisi critica, la loro capacità di comunicare in maniera efficace e di lavorare in gruppo.
Inizio degli esami ore 8.30
Alle 8.30 il suono della campanella. Il ministero dell’istruzione ha messo a disposizione sette tracce per tutti gli indirizzi di studio, spaziando tra ambito artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale. Ogni studente ha la possibilità di scegliere la traccia che ritiene più adatta alla propria preparazione e ai propri interessi, vediamo cosa hanno risposto gli studenti del liceo classico Garibaldi e del liceo scientifico Cannizzaro di Palermo.
“Ho passato la prima notte prima degli esami con i miei compagni a scuola, abbiamo cantato e chiacchierato – ha dichiarato Mattia Carlo Sulli, studente del liceo Cannizzaro – poi siamo rientrati presto per essere pronti per la prima prova”.
Mentre c’è chi festeggia con compagni e amici, diversa è la situazione vissuta di alcuni studenti del liceo classico Garibaldi: “Ho passato la notte insonne, sono agitato e ho dormito tre ore – ha detto Gioele Spadafora – nonostante ciò, mi sento carico per questa prima prova”. Altri studenti ancora hanno preferito distrarsi guardando serie tv ma il risultato non è stato quello sperato: “Ho guardato un paio di video per cercare di addormentarmi prima – ha detto Cristian Renna, studente del liceo Garibaldi – non è servito a nulla, sono andato comunque a letto alle 3 di mattina, sono stanco ma carico”.
Gli studenti hanno le idee chiare
La prima prova avrà una durata massima di sei ore, verranno offerte sette tracce, tra quelle possibili si segnalano l’anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, il 150° della nascita di Guglielmo Marconi, il 120° di Robert Oppenheimer, oltre a temi attuali come il cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale.
Gli studenti hanno le idee chiare. Sono spaventati ma hanno l’asso nella manica: la maggioranza ha dichiarato di voler cimentarsi nella stesura del tema riguardo l’intelligenza artificiale. Un argomento attuale, vicino alla generazione Z e non solo, che permetterà di poter spaziare usufruendo di tutto ciò che i giovani quotidianamente utilizzano in maniera più o meno consapevole. E, con un pizzico di ottimismo, che non gusta mai in queste occasioni, in tanti hanno dichiarato: “La prima prova non mi spaventa”.
Gli auguri del presidente della regione, Renato Schifani
“Agli oltre 46 mila studenti siciliani impegnati da domani negli esami di maturità faccio il mio sincero in bocca al lupo. Affrontino questo momento come conclusione di un percorso e come avvio di un’altra fase, quella dell’alta formazione o dell’ingresso nel mondo del lavoro con una base di conoscenze e uno spirito critico acquisti negli anni trascorsi a scuola e che costituiscono un patrimonio personale irrinunciabile”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani rivolgendosi alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie dell’Isola che quest’anno sosterranno le prove dell’esame di Stato a partire da mercoledì 19 giugno.
Il governatore dell’Isola prosegue: “Sarà un passaggio da vivere con impegno, ma anche con serenità e con uno sguardo al futuro. Siete voi, i nostri giovani, la risorsa principale su cui questa terra può e deve scommettere per crescere con sempre più solide basi fondate su conoscenza, competenza, merito, rispetto delle regole e solidarietà. Ad maiora”.
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