È il rapporto con la natura il tema che domina molte tracce della maturità di quest’anno, titoli che molti studenti a Palermo non si aspettavano ma che non sono sembrati “particolarmente difficili”, anzi per molti addirittura “Scontati”. Grandi esclusi Pirandello, Dario Fo ma anche Falcone
e Borsellino a 25 anni dalle stragi.
Con più di 11mila maturandi Palermo è la provincia con il maggior numero di candidati. Ed è una studentessa la prima a uscire, alle 12.40, dal liceo classico Vittorio Emanuele di Palermo, si chiama Giulia Guadagna, della V E, e per la prima prova di maturità di italiano ha scelto il tema di ordine generale, tipologia D, su progresso e civiltà. “Mi ha stuzzicato questa contrapposizione – ha detto – ero tentata dal saggio in ambito artistico letterario sulla natura, ma poi ho scelto questo. Non ci aspettavamo queste tracce, ci hanno spiazzato, ma comunque erano fattibili, non
particolarmente difficili. Molti hanno scelto il saggio breve, qualcuno l’analisi del testo, pur non essendo arrivati a studiare Caproni, chi lo ha preferito ha detto che era fattibile”.
A scegliere l’analisi del testo di Caproni è stata,ad esempio, Irene Calì, V C dello stesso istituto, che lo ha scelto perché “lasciava spazio a molte interpretazioni – spiega – mi tentava anche il saggio breve in ambito letterario ma in generale erano tutte fattibili”. Dario Fo e Pirandello sono gli autori che molti studenti si aspettavano di trovare tra le tracce della maturità di quest’anno. “Ho scelto l’articolo di giornale in ambito socio economico su ‘Nuove tecnologie e lavoro’ – dice Alessia Gambino – trovo sia un argomento ‘caldo’ ed è anche vicino a quello che vorrò fare dopo, cioè scienze politiche. Mi aspettavo delle tracce sulla morte di Fidel Castro o la rivoluzione d’ottobre, mi hanno un po’ delusa le ho trovate
banali rispetto alle tracce degli anni passati. Adesso voglio solo dormire”. Mauro, della V G ha scelto invece il saggio breve in ambito artistico letterario su “La natura tra minaccia e idillio perché mi sento più portato per le materie artistiche”. Anche lui, come i suoi colleghi, teme di più la terza prova che si conferma la meno amata da gran parte dei maturandi.
Al liceo magistrale Regina Margherita, Giorgia Spinelli della V F spiega di aver scelto il tema su progresso e civiltà: “Mi ha consentito di parlare del muro di Trump al confine con il Messico, della Legge Cirinnà sulle unioni civili, e del cyberbullismo – dice – ma ero tentata anche dal saggio breve in ambito artistico con i dipinti di Turner e Pellizza da Volpedo. Caproni? Mai sentito, ma in realtà era richiesto un commento sulla sua poesia che ho trovato semplice”. Anche per lei le tracce erano un po’ “scontate e troppo ampio il tema sulla natura”. “Ho scelto il saggio breve sui robot – dice invece Davide Terrana, della V A- ero indeciso se fare quello sui disastri e la ricostruzione, ma molti miei compagni hanno scelto il tema sui robot e non volevo rischiare di essere il solo”.
Tracce inaspettate e al tempo stesso “scontate” anche al Regina Margherita, ma “non difficili – ammette Davide, che confessa: “Ieri sul sito del Miur è apparsa una foto di Falcone e Borsellino, pensavamo fosse un indizio di una traccia possibile a 25 anni dalle stragi, tanto che ho passato la giornata a vedere filmati sul maxiprocesso, ma poi non è uscita”.