Più sicurezza e controlli in via Maqueda, specie nella zona considerata più difficile e a rischio, quella cioè che va dai Quattro Canti alla stazione centrale. A confermarlo direttamente il questore di Palermo Vito Calvino, che ha assicurato più presenza delle forze dell’ordine, ma niente presidi fissi: per quello ci sarà da attendere. Un passo alla volta, insomma.
Se n’è parlato nell’incontro del gruppo “Uniti per il quartiere” durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza a cui hanno partecipato il prefetto Massimo Mariani, lo stesso questore Vito Calvino, i massimi vertici dell’arma dei carabinieri, della guardia di finanza, il comandante della polizia Angelo Colucciello e l’assessore al decentramento Dario Falzone presso la sede della prefettura.
“Abbiamo presentato al tavolo tecnico – dichiarano Antonio Nicolao e Rosalia Spinnato, componenti del gruppo “Uniti per il quartiere” -i punti dell’esposto riguardo i disagi relativi ai continui furti e alle rapine della zona di via Maqueda”.
L’esposto firmato da 500 cittadini
Le continue risse, violenze e tentativi di violenza sessuale registrate negli ultimi mesi su via Maqueda “alta”, hanno posto l’attenzione alle autorità. Da tempo, residenti e cittadini, lamentano uno scarso controllo sul territorio del centro storico che lascia spazio alla micro criminalità locale.
A tal proposito, è intervenuto il gruppo “Uniti per il quartiere” che ha prodotto un esposto firmato da 500 cittadini, evidenziando la mancata sicurezza del quartiere del centro storico.
Le richieste avanzate sono state accolte ma, al momento, l’istanza dei presidi fissi non potrà essere soddisfatta a causa di una questione di sicurezza delle risorse in tutta la città.
I fatti precedenti
Più sicurezza in centro a Palermo. E’ quello che hanno chiesto i componenti dell’associazione “Uniti per il quartiere” che hanno portato musica e spettacolo per rianimare la zona pedonale in via Maqueda che dai quattro canti porta alla stazione. Un tratto di area pedonale dove ogni giorno accadono risse, spaccate, scippi e spaccio. Così un corteo aperto da un gruppo di musicisti ha percorso le strade del centro di Palermo.
“Pittura e musica contro “qualsiasi forma di degrado” – racconta Antonio Nicolao vice presidente della prima circoscrizione, l’evento che ha preso il nome della primavera della cultura contro qualsiasi forma di degrado, organizzata dal gruppo spontaneo uniti per il quartiere. La manifestazione promossa tra gli altri dal parroco della chiesa di Sant’Antonino fra Gaetano Morreale e patrocinata dall’assessorato alla cultura del Comune di Palermo. Questa iniziativa del gruppo uniti arriva dopo avere nei mesi scorsi acceso riflettori con cortei, fiaccolata e raccolta firme, proprio per chiedere più sicurezza e legalità per Palermo.
Consegnate al prefetto le 500 firme dei cittadini
Sono state consegnate al prefetto di Palermo Massimo Mariani le 500 firme raccolte per chiedere maggiore sicurezza nella zona della stazione e della via Oreto. La consegna è avvenuta questa mattina (2 febbraio 2024) nel salone della chiesa di Sant’Antonino. I frati insieme al vice presidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao sono stati i promotori della fiaccolata, della raccolta di firma e dell’incontro avvenuto oggi.
Qui commercianti, residenti, magistrati hanno incontrato il prefetto Mariani e hanno segnalato tutte le criticità presenti nel territorio. La vita invivibile per la presenza di locali aperti fino a tardi. La diffusione della microcriminalità. L’assenza di controlli soprattutto la notte. E la mancanza di presidi nella zona pedonale di via Maqueda dai quattro canti alla stazione.
“Terra di nessuno dove può succedere di tutto”, definita dai commercianti e residenti nel corso dell’incontro. “Grazie alle videocamere del mio negozio – ha raccontato una commerciante – ho visto un uomo che alle cinque di mattina passeggiava con un piccone. Un secondo con una grossa sega. Tutte e due passeggiavano in via Roma. E nessuno dei due è stato fermato. Le auto delle forze dell’ordine nella zona passano ogni ora. In un’ora succede di tutto. Serve maggiore presenza delle forze dell’ordine”. Il prefetto ha preso nota di tutto.
“In questi due mesi ho incontrato tantissime persone per rendermi conto di quali sono le criticità – ha detto il prefetto – Ci rendiamo conto qual è la situazione e siamo perfettamente consci del lavoro da svolgere. Stiamo seguendo da vicino il regolamento della movida che darà regole certe e stringenti, anche se ci sono categorie che minacciano ricorso al Tar. Abbiamo già istituito delle pattuglie appiedate e si vedono già i risultati della presenza della polizia municipale a Palermo con controlli sempre serrati per il rispetto delle regole. Il nuovo comandante della polizia municipale è un colonnello dei carabinieri e sta ben operando. Ricevo tante mail e tante segnalazioni a cui rispondo. Questi incontri saranno frequenti per verificare il lavoro fatto e quanto si deve ancora fare per garantire sempre maggiore sicurezza nella città di Palermo”.
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