“Ci saranno spazi Covid ad hoc all’interno della scuola” per verificare le condizioni degli studenti: “si chiamano i genitori e si mettono in contatto con il Dipartimento di igiene territoriale, si farà il tampone e se c’è positività, grazie al registro dei contatti si capirà quante persone devono andare in quarantena. Gli studenti in quarantena cominceranno a fare didattica a distanza e ci sono contributi alle famiglie per lo smart working”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, alla trasmissione ‘Agorà’ su Rai 3. Durante la diretta la Azzolina si è difeda dalle accuse di ritardi ma anche spaziato fa dubbi e paure dei genitori italiani senza, in realtà, tranquillizzare nessuno.
“Abbiamo lavorato per trovare nuovi spazi e garantire il distanziamento di un metro in classe. Se c’è il metro di distanza la mascherina può non essere usata. Si deve usare nei momenti di dinamicità, quando si è in movimento, si va alla toilette, durante la ricreazione, certo non quando si mangia”ha confermato la titolare del dicastero della Pubblica istruzione.
I docenti con fragilità “sono poche centinaia di persone, non certo trecentomila. Se poi parliamo di supplenti e concorsi, ogni settembre, anche negli anni scorsi, i titoli sono sempre gli stessi, ‘caos scuola’. Le nomine dei supplenti si sono sempre fatte due-tre giorni prima dell’inizio della scuola, non è una novità di quest’anno” ha poi aggiunto rispondendo ad una priuma parte delle critiche piovutele addosso
“Consegnare 2,4 milioni di banchi è uno sforzo enorme, è ingiusto essere accusati di ritardi. In due mesi li consegneremo. A settembre sarà quasi completamente coperta la primaria, poi entro ottobre tutto il resto”.
Dello stesso tenore le dichiarazionid el vice ministro Anna Ascani fatte, invece, al Corriere della sera “Il 14 si riapre in presenza e sicurezza. Abbiamo fatto molto e non lasceremo indietro nessuno: se i presidi hanno dubbi o problemi abbiamo messo a disposizione un help desk per aiutarli. Nel decreto sui trasporti abbiamo destinato fondi per 34 milioni, oltre ai 70 del decreto di agosto, perché gli enti locali possano pagare l’affitto di spazi privati da destinare alle scuole. In questa settimana stiamo risolvendo le criticità residuali”.
In Sicilia noggi sono ripartiti gli asili ma ci sono aree del paese dov eè giàò cominciato l’anno scolastico in toto “Oggi riapre la scuola a Bolzano e lì il commissario Arcuri, che sta gestendo la consegna, li ha già fatti arrivare a tutti. Sapevamo che un Paese che produce 200 mila banchi all’anno non può produrne 2 milioni e mezzo in un mese”, dice Ascani, che spiega: “Avevamo dato 331 milioni alle scuole anche per gli arredi. Poi i presidi ci hanno segnalato l’impossibilità di trovare i banchi e a quel punto abbiamo deciso di centralizzare la gara”. Quanto alla carenza di docenti, “abbiamo digitalizzato il sistema di reclutamento e ci sono alcuni errori”, ma “molti sono simili e dunque si possono correggere”, dichiara Ascani. “Una volta aperte le scuole, mettiamoci a riscrivere le regole per l’accesso al ruolo”, propone quindi la viceministra. “Io cambierei anche la prova: bisognerebbe valorizzare di più le capacità dei candidati di svolgere una lezione”.
Commenta con Facebook