Viktorija Cesonyte tra le ragazze e Giovanni Manzo tra i ragazzi rispettano i favori dei pronostici e vincono il Memorial Padre Pino Puglisi.
Oggi al Kalaja Club di via Messina Marine a Palermo si sono disputate le finali dei tabelloni maschili e femminili che hanno concluso una settimana di agonismo nella quale un centinaio di giovani tennisti provenienti da tutta Europa si sono dati battaglia, sportiva, per vincere il torneo.
Tra i ragazzi il trionfo di Giovanni Manzo
Giovanni Manzo, tesserato per il Ct Palermo e testa di serie numero 2 del torneo, ha vinto nettamente la finale su Lorenzo De Martino. Per il campano, arrivato all’epilogo dalle qualificazioni, la favola finisce in modo brusco. Manzo si impone 6-2; 6-1.
Cesonyte passeggia in finale
Senza storia anche la finale femminile che ha visto il trionfo della lituana Viktorija Cesonyte. Nettissimo il successo della testa di serie numero 1 del seeding sulla romena Cristiana Cosmeanu (numero 3 del tabellone) con i parziali di 6-1; 6-0.
Targa alla memoria di Gabriele Palpacelli
Momento di commozione nel ricordo di Gabriele Palpacelli, ex presidente del comitato regionale siciliano e consigliere Fit nazionale scomparso circa un anno fa. La targa in sua memoria è stata consegnata al delegato provinciale Fitp Marcello Clemenza. Presente anche il senatore Raoul Russo, vicino alla kermesse.
Festa invece per i tantissimi raccattapalle, tutti giovanissimi, che hanno potuto vivere una settimana intensa respirando aria di tennis internazionale.
Il Memorial Padre Pino Puglisi, ricordiamo, ha fatto parte del palinsesto delle manifestazioni del trentennale dall’uccisione per mano mafiosa del prete avvenuta il 15 settembre del 1993.
Si chiude così un torneo che ha visto anche alcune sorprese come la sconfitta agli ottavi di finale del tabellone maschile del numero 1 del seeding, l’ungherese Mihaly Szasz ad opera di Rosario Lanza, poi eliminato da De Martino che come abbiamo visto è giunto fino all’atto conclusivo.
Finita la festa, al Kalaja si lavora già per l’edizione 2024.
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