Otto lotti per otto Circoscrizioni, con investimento netto da 32 milioni di euro (46 se si considera l’IVA). Parte il bando per l’assegnazione ai privati del servizio di manutenzione stradale a Palermo. Un accordo quadro che mira, a tutti gli effetti, a ripristinare un servizio necessario e rimasto scoperto ormai da oltre tre anni. Fatto che ha lasciato profonde cicatrici in città. Buche ovunque, lesioni sull’asfalto evidenti e marciapiedi totalmente dissestati. Il tutto con relativi disagi per pedoni ed automobilisti. Un arco temporale di oltre 36 mesi nei quali l’Amministrazione Comunale ha provato a metterci una pezza, attraverso delle ordinanze sindacali per affidare gli interventi straordinari Rap.
I termini dell’accordo quadro
La toppa però si è rivelata peggio del buco. Le maestranze di piazzetta Cairoli hanno provato a fare il possibile, ma il problema era troppo vasto e variegato per essere affrontato con interventi tamponi. Un casus belli su cui l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando ha pensato, come possibile soluzione, al ricorso ad un sistema di accordo quadro. Un compito che prevede un impegno di quattro anni, con un’opzione per altri due. Assegnazione che dovrebbe concretizzarsi fra maggio e giugno, anche se ad oggi il servizio non ha le necessarie coperture finanziarie.
Con riguardo ai lotti in questione, gli stessi hanno budget variabili. Si va dal più economico che vale 1 milione e 900 mila euro a quello più costoso che avrà uno stanziamento di 7 milioni. L’intero paniere di interventi, secondo il bando, è di 32 milioni e mezzo (che diventano 46 milioni al netto dell’IVA).
Nel dettaglio: lotto 1 (corrisponde alla settima circoscrizione, dall’Arenella a Mondello), 1 milione e 900 mila euro; secondo lotto (prima circoscrizione, Castellammare – Monte di Pietà), 2 milioni e mezzo; lotto 3 (seconda circoscrizione Oreto- Brancaccio-Settecannoli), 2 milioni e 800 mila; quarto lotto (terza circoscrizione Villagrazia-Falsomiele), 3 milioni 698 mila); lotto 5 (sesta circoscrizione Cruillas-San Giovanni Apostolo- Resuttana-San Lorenzo) 3 milioni e 792 mila; sesto lotto (quarta circoscrizione Cuba-Santa Rosalia-Altarello- Mezzomonreale -Boccadifalco), 5 milioni e 153 mila; lotto 7 (quinta circoscrizione, Borgo Nuovo – Uditore Passo di Rigano – Noce – Zisa), 5 milioni e 626 mila; lotto 8 (ottava circoscrizione, Politeama – Libertà – Montepellegrino – Malaspina-Palagonia) 6 milioni e 699 mila euro.
Orlando: “Risorse da reperire”
Rimane da sciogliere però uno dei nodi principali dell’accordo quadro, ovvero la ricerca delle risorse necessarie. Ad oggi infatti, il pacchetto di azioni per la cura della manutenzione stradale non ha la necessaria copertura finanziaria. Fatto su cui l’Amministrazione potrebbe iniziare a lavorare in sede di piano triennale delle opere pubbliche 23-25. “L’accordo quadro – spiega Orlando – è lo strumento attraverso il quale affidare i servizi. Non appena saranno individuate le ditte si dovranno fare i progetti attuativi. I ritardi accumulati ci hanno impedito di impegnare le somme, che quindi dovranno essere reperite”.
Dopo la pubblicazione della gara, il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi parla di “grande vittoria” e sottolinea: “Ci siamo a lungo battuti perché si potesse perseguire la strada dell’affidamento ai privati di un servizio essenziale per la città e a lungo trascurato per carenze di organico e mezzi, sostenendo con forza, come unica soluzione possibile, quella dell’affidamento delle opere direttamente alle imprese tramite un accordo quadro. La pubblicazione di questo bando – conclude Miconi – sancisce una nuova era, da noi a lungo auspicata, nella manutenzione delle strade della nostra città”.
Servizio scoperto da tre anni, la rabbia dei palermitani
Le strade di Palermo sono un vero e proprio colabrodo. Nei commenti social dei palermitani prevalgono rabbia e rassegnazione. Questi sono i sentimenti che emergono dalle reazioni relative al giro di interviste, realizzato dalla nostra redazione, che ha visto coinvolti i cittadini del capoluogo siciliano su un tema che non ha mai smesso di essere caldo, ovvero la mancanza di manutenzione stradale.
Un servizio rimasto scoperto (dal 2020 in poi Rap si occupa soltanto degli interventi straordinari), in attesa di essere affidato ai privati. Da tempo l’accordo quadro è inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche, ma senza copertura finanziaria. Intanto, le strade continuano a subire gli effetti del maltempo e dell’incuria, con le maestranze comunali che si limitano ad interventi di rattoppo piuttosto che ad opere più organiche.
Commenta con Facebook