L’Ars va in ferie lasciando senza risposte migliaia di lavoratori che dovranno attendere almeno fino al 13 settembre per vedere l’approvazione della manovra che sblocca le loro retribuzioni.
Ancora senza certezze sull’erogazione degli stipendi restano i precari delle ex Province, dei consorzi di bonifica, delle Terme di Sciacca e Acireale, del settore vinicolo e delle scuole paritarie. Eppure gli articoli che li riguardavano sono stati tutti approvati. Mentre sono saltate tutte le norme che consentivano la riassunzione alla Sas e in altre società regionali di 220 dipendenti di Si spa e degli altri enti in crisi o chiusi, come Cerisdi, Sviluppo Sicilia, Ciem e Quarit.
Uno degli articoli, approvati, di questa cosiddetta ‘manovrina’ riguarda anche il diritto allo studio dei ragazzi siciliani con disabilità. Per questi studenti l’assistenza igienico personale è indispensabile per frequentare le lezioni. Un servizio da 20 anni effettuato da 1500 operatori specializzati, ma precari, il cui destino lavorativo è legato anch’esso all’approvazione della Manovrina. In stand by sono anche le risorse stanziate, 1,5 milioni di euro, necessarie per avviare il servizio di assistenza (seppure appena per un paio di mesi) anche dal punto di vista logistico, trasporto degli studenti compreso.
L’inizio dell’anno scolastico è previsto per il 14 settembre, il giorno dopo che riprenderà la discussione della Manovrina all’Ars. “Si rischia quindi l’interruzione di pubblico servizio – spiega Donatella Anello, coordinatrice dello Slai Cobas Palermo. – E saremo pronti a denunciarlo alle autorità competenti se dovesse verificarsi”.
Questa situazione è stata determinata a maggio con l’approvazione Finanziaria bis. Per tagliare le spese l’articolo 10 di questa legge prevede che le funzioni svolte dagli assistenti ai disabili siano svolte dai collaboratori scolastici (i bidelli), dopo la frequentazione di un corso di formazione. Questi corsi, a un mese dall’inizio della scuola, non sono ancora partiti.
Non si può, inoltre, fare a meno di considerare che l’Ars ha già espresso la volontà politica di ripristinare il servizio svolto dagli assistenti ai disabili.
Questi 1500 lavoratori sono quindi pronti a continuare la loro protesta, che va avanti da mesi. Non solo per salvare il proprio posto di lavoro ma anche per pianificare il futuro dell’assistenza agli studenti ai disabili in Sicilia. Proprio per raggiungere questo obiettivo, dopo Ferragosto è però previsto un confronto con l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri. Un’occasione per fare ordine sul futuro di un servizio che dipendeva dalle ex Province e, dopo la riforma che ha istituito al loro posto Città metropolitane e Liberi consorzi, dovrà essere necessariamente rivisto e reso meno precario per gli studenti e per i lavoratori.
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