La manovra finanziaria della Regione Siciliana approvata dall’Ars è un lungo elenco di sovvenzioni e contributi a pioggia che accontentano un po’ tutti, sia a destra che a sinistra. Il maxi emendamento al disegno di legge iniziale, frutto delle trattative serrate della scorsa settimana, alla fine ha ottenuto il via libera senza troppi intoppi, completando una manovra che era già di per sé molto condivisa, come rivendicato dallo stesso presidente dell’ARS Gaetano Galvagno.
La destinazione dei fondi
Il valore complessivo della manovra, inizialmente stimato intorno ai 160 milioni, è lievitato fino a circa 220 milioni, anche se si tratta di stime preliminari. Non c’è da sorprendersi, visto che gli elenchi approvati contengono contributi per una miriade di enti locali siciliani. Si va dal milione di euro per la rimozione della cenere vulcanica dell’Etna, ai 400mila euro per il Festino di Santa Rosalia a Palermo, passando per i 300mila alla banca degli occhi dell’ospedale Civico e i 10 milioni di aiuti al settore agricolo.
Contributi per sport e cultura
Oltre 4 milioni vanno alla realizzazione e riqualificazione di impianti sportivi, con cifre che vanno dai 50mila euro per alcuni comuni minori fino ai 600mila per Belpasso. Previsti anche 2mila voucher sportivi da 200 euro per i giovani dai 6 ai 16 anni, per un totale di 400mila euro. Singoli contributi vanno anche a società sportive come il Trapani Calcio (300mila euro) e il Marsala Volley (50mila). In ambito culturale e turistico, 300mila euro vanno alla Fondazione Teatro Pirandello, 250mila per le Orestiadi di Gibellina, 100mila al Centro Pio La Torre. Per il turismo previsti oltre 1 milione per incrementare quello interno, 195mila ai paesi dei Nebrodi, 300mila ad associazioni per eventi nel Palermitano.
Finanziamenti per eventi e settore religioso
La manovra stanzia poi centinaia di migliaia di euro per fiere, feste e sagre in tutta la Sicilia: 80mila all’Antica Fiera del Castello di Augusta, 150mila al Festival della Pasta, 50mila allo Sfincione Fest di Bagheria. Il giro podistico di Castelbuono riceve 50mila euro, il gran galà del gambero rosso di Mazara 100mila. In totale la voce “sagre ed eventi” arriva a 10 milioni. Numerosi anche i contributi al settore religioso: 50mila euro vanno alla Diocesi di Monreale, 150mila a quella di Catania, 400mila per le coperture della parrocchia di Campobello di Licata. Centinaia di migliaia di euro vengono stanziati per il restauro e la manutenzione di chiese e monasteri in tutta l’isola.
Stanziamenti per comuni e progetti sociali
Per gli enti locali sono previsti stanziamenti per centinaia di Comuni. La Città Metropolitana di Catania riceve 100mila per videosorveglianza a Belpasso, Riposto 1,3 milioni per riqualificazione urbana. Regalbuto ottiene 1,2 milioni, Centuripe 500mila, altri Comuni da 100mila fino a 750mila euro. Per infrastrutture sociali Biancavilla riceve 250mila. Tra i capoluoghi, per Gela previsti 800mila euro, per Caltanissetta 200mila. In ambito sociale 50mila euro vanno al Centro Padre Nostro di Palermo, 150mila al Telefono Arcobaleno. Previsti fondi per disabili, carcerati, anziani. Il capoluogo siciliano riceve 90mila euro complessivi, Pachino 195mila, Misilmeri e Paternò 80mila, Modica 135mila.
Le polemiche
In totale si tratta di una pioggia di risorse che accontenta un po’ tutte le anime politiche, con piccoli e grandi stanziamenti distribuiti capillarmente su tutto il territorio regionale. Il governatore Schifani e l’assessore al Bilancio Dagnino possono rivendicare il risultato di questa manovra che è stata il banco di prova della nuova maggioranza. Non mancano tuttavia le polemiche da parte delle opposizioni per una legge che viene vista come mera distribuzione di prebende a scopo elettorale.
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