Una manifestazione di protesta organizzata dalla proloco di Romagnolo per chiedere l’eliminazione dello scarico a mare nella zona di via Armando Diaz a Palermo. “In tempi di pedonalizzazione di Mondello, la condizione in cui versa ancora la costa di levante, chiamata impropriamente costa sud, è davvero desolante – dice Emanuele Drago vicepresidente della Proloco – E non è bastato neppure il rapporto sullo stato d’inquinamento dei mari in Sicilia, pubblicato la scorsa estate da Goletta Verde, la nave di Legambiente, a spingere gli amministratori a intervenire su questi punti critici.
Tra i ventidue punti fortemente inquinati, Goletta Verde ha segnalato un punto strategico della costa sud, ovvero lo scarico che da via Messina Marine interseca la via Armando Diaz. È anche per questa ragione che a quasi due anni dalla sua costituzione, la Proloco Romagnolo ha deciso di organizzare una manifestazione di protesta pacifica che si svolgerà domani alle 10.30 e che intende sensibilizzare tutta la cittadinanza, e in particolar modo gli abitanti della zona”.
Da tempo i residenti chiedono che questa fonte di inquinamento venga convogliata al depuratore di Acqua dei Corsari.
“Va infatti rimarcato che il risanamento di quella che è il mare naturale di Palermo (che i viaggiatori del Settecento ammiravano estasiati e che durante gli anni del Sacco edilizio venne poi in maniera dissennata trasformato in discarica) oltre che dal risanamento della foce del fiume Oreto, passi anche dalla chiusura di questo condotto – aggiunge il presidente della proloco Giovanni Colletti – Qui non si tratta di interventi complessi né di una rinaturalizzazione del contesto (come nel caso della foce del fiume) ma, si tratta di compiere un’opera che aspetta lì da anni; non saranno certo i perenni divieti di balneazione a far scomparire quell’ingombrante presenza al centro della costa sud: bisogna agire subito.
In quel preciso punto si concludeva infatti la sfilza di splendidi ristoranti con palafitte in legno (Santopalato e Spanò) che vennero impiantati subito dopo gli storici bagni Petrucci e Virzì. Un luogo che ha un alto valore simbolico e che la presenza dello scarico ha ridotto a triste metafora moderna di ciò che un tempo fu. Anche per questa ragione la Proloco chiede la chiusura immediata dello scarico e una risposta chiara su eventuali tempi e modi di attuazione. Sono passati troppi anni e la costa sud non vuole più attendere”.
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